Caso Dengue, Mondanelli attacca: “Grave non avere avvisato i cittadini. E non è stata attuata una parte della prevenzione”

“La gravità nel ritardo di pubblicizzazione dell’ordinanza sindacale sui provvedimenti nel caso Dengue sta essenzialmente nel fatto che il contenuto non riguardava soltanto l’annuncio di disinfestazione (per il trattamento debellante delle zanzare) o sull’omissione del perchè la si effettuava, ma perché era lì che vi si indicavano i comportamenti da tenere da parte di tutti i cittadini nell’area interessata, per il contrasto allo sviluppo delle larve. E cioè tutte le circostanze favorenti la stagnazione delle acque: dallo svuotamento dei sottovasi in terrazza, alla falciatura della sterpaglie, alla modalità di annaffiatura delle piante in tutti gli spazi pubblici e privati. Quindi ogni cittadino doveva esserne a conoscenza fin dal pomeriggio del 5 settembre, data di estensione dell’ordinanza. Altrimenti come poteva adottare i comportamenti idonei alla prevenzione? Peraltro nell’ordinanza stessa si stabilisce di darne immediata e ampia pubblicità con ogni mezzo, per questo si chiama contingibile ed urgente. Occorreva stampare un volantino informativo e indicativo delle misure da adottare e consegnarlo, con la dovuta modalità comunicativa per non ingenerare panico, ai cittadini interessati e agli esercizi pubblici, nell’arco dei 100 metri indicati nell’ordinanza. Cosi non è stata attuata una parte importante della prevenzione (lotta alle larve) e si è generato panico lo stesso da disinformazione. Non mi piacciono le speculazioni politiche sui problemi sanitari, e, per quanto mi riguarda non vi parteciperò. Questo è quello che, da tecnico, penso sulla gestione del caso Dengue. Ho fatto l’assessore da tecnico, intendo fare così il Consigliere Comunale”.

Dante Mondanelli
Consigliere lista Prato con Cenni