12 Settembre 2014

Parcheggio ospedale, l’ultimatum del Comune: tariffe più basse o saranno realizzate nuove aree sosta gratuite


Una sorta di ultimatum di 15 giorni per chiedere al concessionario tariffe calmierate nei parcheggi del Santo Stefano di Prato e degli altri tre nuovi ospedali toscani. È quanto emerso nell’incontro tenutosi a Firenze tra l’assessore alla sanità Luigi Marroni, i direttori generali delle quattro Asl e gli amministratori di Prato, Pistoia, Massa e Lucca. L’assessore comunale Luigi Biancalani ha ribadito la posizione del Comune: se non arriveranno risposte si individureranno aree di sosta gratuita nell’area immediatamente al di fuori dell’area ospedaliera.
I 4 Comuni puntano a introdurre la sosta frazionabile, dimezzare le tariffe orarie (50 centesimi, anziché un euro), ridurre sensibilmente i ticket giornalieri (2,50 euro, anziché 4 euro) e il costo della sosta notturna (attualmente dalle 22 alle sei del mattino si paga un massimo di 2,50 euro). Tra le richieste ci sono anche la possibilità di entrare e uscire con uno stesso biglietto giornaliero nell’arco delle 24 ore, oltre ad agevolazioni per le lungodegenze e la previsione di  posti auto riservati per i dipendenti delle ditte esterne che lavorano nell’ospedale.
I quattro Comuni puntano sul fatto che anche il gestore dei parcheggi potrebbe avere interesse ad abbassare le tariffe per migliorare le percentuali di utilizzo dei parcheggi, ad oggi piuttosto bassa: a Prato è intorno al 50%, a Pistoia è inferiore al 40%, a Lucca addirittura al 25%.
Gli amministratori dei quattro comuni si erano già incontrati lo scorso 4 luglio. Adesso, dopo il vertice di stamani con l’assessore regionale Marroni, entro 15 giorni dovrebbe arrivare l’incontro decisivo con il concessionario.

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pisolo
pisolo
9 anni fa

GLIENE FREGA ASSAI ALLE SOCIETA’ CHE GESTISCONO I PARCHEGGI SE IL COMUNE FA LE AREE DI SOSTA GRATUITE, CHI HA NECESSITA’ DI ARRIVARE DENTRO IL PARCHEGGIO CI SARA’ SEMPRE ED I PREZZI LI GESTIRANNNO COME VOGLIONO. PRIMA SI DA IN MANO LA COSA PUBBLICA A GESTORI E SOCIETA’ PRIVATE E POI SI PRETENDE CHE QUESTE FACCIANO COME VUOLE IL PUBBLICO. SI DOVEVA PENSARCI PRIMA DI FAR APPALTARE STRUTTURE PUBBBLICHE A SOCIETA’ PRIVATE.MA PER COSTRUIRE E FAR LAVORARE CON I SOLDI DEGLI ALTRI HANNO FATTO LE CORSE ED ORA I NOSTRI POLITICI VOGLIONO FAR FARE AL PRIVATO CIO’ CHE A LORO SEMBRA GIUSTO. MA E’ L’ACCORDO CHE NON SI DOVEVA FARE PERCHE’ SE I SOLDI PER COSTRUIRE UN OSPEDALE NUOVO NON C’ERANO BISOGNAVA TENERSI QUELLO VECCHIO.