4 Novembre 2014

53 cittadini pakistani diventano ambasciatori di sicurezza stradale dell’Aci


Prato ha 53 nuovi “ambasciatori di sicurezza stradale” nell’ambito del progetto che l’Automobile Club d’Italia sta sviluppando per la guida sicura e sostenuto da Sara Assicurazioni. Domenica 2 novembre ben 53 “allievi”  pakistani hanno raggiunto Vallelunga, con pullman messi a disposizione dall’organizzazione, per partecipare al corso che ha permesso a 53 cittadini di origine pakistana il riconoscimento per la sicurezza stradale. Nell’ambito dei tre anni del piano previsto dall’Aci verranno formati ben 3.000 guidatori stranieri in un programma che prevede anche la realizzazione di call center multilingue per la consulenza legale e tecnica sui problemi legati alla mobilità.
“La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle – dichiara il presidente dell’Aci Prato, Federico Mazzoni – ma un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia e quello di Prato perseguono anche con questo progetto formativo, improntato ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile”.
“ E’ stato un corso molto proficuo e i partecipanti sono stati selezionati in base alle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea – spiega Giorgio Bartolini, Direttore dell’Aci Prato – il corso è stato fatto a Vallelunga, un autodromo storico dove c’è stata una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. Si sono affrontati temi come la giusta velocità in curva oltre al corretto utilizzo dei freni e del sistema ABS. Aspetti che vengono riscontrati in questi corsi e poi diffusi nel territorio. Così ora anche Prato, dopo tante altre città italiane, avrà gli Ambasciatori per sostenere la sicurezza stradale e nell’occasione faremo altre iniziative per le comunità straniere”.

L’ impegno sarà quello di promuovere il rispetto delle regole e, in particolare, l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), dei seggiolini omologati per il trasporto dei bambini, degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare e i pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe. L’iniziativa ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre che il sostegno delle ambasciate e di tutti i rappresentanti delle varie comunità nazionali e internazionali. E’ il primo progetto di questo tipo in Europa e l’Automobile Club d’Italia proprio in virtù di questa proposta nel 2013 si è aggiudicato il premio ‘Best Practice Certificate’ istituito dall’EPSA – European Public Sector Award nella categoria ‘progetti europei o nazionali’.

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