I furbetti dell’asilo: 34 famiglie “truffano” il Comune sulle rette, scattano multe per oltre 50 mila euro

Un’evasione di 27 mila euro e 34 famiglie multate per aver beneficiato, senza averne diritto, di contributi comunali per la riduzione delle rette degli asili nido. É il bilancio dei controlli della guardia di Finanza, che da inizio anno ha verificato 86 autocertificazioni Isee, presentate dalle famiglie al Comune di Prato. Non ci sono casi eclatanti, ma in media ciascuna famiglia ha ottenuto indebitamente sconti per 800 euro. Trattandosi di cifre inferiori ai 4 mila euro annui, non ci saranno conseguenze penali: i trasgressori subiranno una sanzione amministrativa inferiore a tre volte la somma non pagata. Se si metteranno in regola entro 60 giorni avranno una sanzione ridotta e potranno restituire una cifra doppia rispetto al sussidio.
Per chiedere gli sconti sulle rette dell’asilo, così come per le mense o i ticket sanitari, le famiglie devono presentare la certificazione Isee, un valore che si forma in base a vari parametri: i redditi percepiti, ma anche indicatori del patrimonio mobiliare e immobiliare. Il Comune chiede inoltre di segnalare altri dati, quali il possesso di auto, barche o camper. Ma resta comunque un’autocertificazione e lo stesso assessore al Bilancio Monia Faltoni, nello spiegare i motivi che hanno spinto il Comune a calcolare le detrazioni Tasi in base alla rendita catastale e non all’Isee, ha auspicato una rivisitazione di questo indicatore (leggi l’articolo). I dati sono oggetto ogni anno dei controlli da parte della Guardia di Finanza. Nella maggior parte dei casi, i finanzieri hanno riscontrato comunicazioni errate o dichiarazioni dei redditi incomplete.