6 Novembre 2014

Nuova pista Peretola, Adf accelera: “Ad agosto partiranno i lavori”


“Il primo progetto per una nuova pista aeroportuale a Firenze risale al 1964: dopo 50 anni di occasioni mancate, abbiamo imboccato la strada giusta, dunque mai dire mai”. Lo ha detto il presidente di Adf, Marco Carrai, nel corso della presentazione del masterplan per lo scalo di Firenze, avvenuta stamani a Palazzo Vecchio. Nel portare avanti il masterplan, “rispetteremo le procedure in modo pedissequo – ha aggiunto Carrai – Quello che presentiamo oggi è lo sviluppo sostenibile dell’aeroporto: obiettivo è la conclusione del progetto nel 2017 in tempo per il G7. Obiettivo è anche avere un indotto economico da 730 milioni di euro, 2000 posti di lavoro nel territorio fiorentino e 10 mila a livello regionale. Vogliamo tornare a essere quello che eravamo un tempo, costruttori di cattedrali: e dunque, vincitori di sfide impossibili”.
Il cronoprogramma del masterplan – è stato spiegato – rispetta i tempi fissati dal decreto Sblocca Italia. A dicembre è previsto lo studio conformità urbanistica e l’avviamento del procedimento per la Via; a gennaio 2015 l’avvio della progettazione preliminare; a marzo 2015 dovrebbe arrivare l’ok dell’Enac al progetto, mentre ad aprile il rilascio della via e del parere di conformità urbanistica. A luglio l’aggiudicazione della gara per i lavori e ad agosto il via ai cantieri. L’entrata in esercizio, come annunciato, dovrebbe avvenire nel 2017.
Carrai ha poi ringraziato “Dario Nardella, Matteo Renzi, Enrico Rossi, che ha fortemente voluto questo sistema, Vito Riggio; e grazie all’Ente Cassa di risparmio di Firenze, che ha investito in questo progetto anni fa quando non ci credeva nessuno. Grazie infine all’azionista di riferimento, Corporacion  America: è grazie a loro se oggi siamo qui”.

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pisolo
pisolo
9 anni fa

Se partono i lavori io spero che non occupino l’autostrada e basta ma anche la regione

cd
cd
9 anni fa

ma ricorrere da parte dei comitati ecc alla Corte Europea? qui si sta ledendo la salute e l’incolumità dei cittadini!! c’è una pericolosità evidente anche se gli interessi di QUALCUNO tappano gli occhi a parecchi…

agostino
agostino
9 anni fa

Sarebbe meglio tu ci andassi a pregare in una Cattedrale…piccolo vanitoso.

Franco Aspite
Franco Aspite
9 anni fa

Lunedì 10 novembre h 16 venitelo a dire a Biffoni(Renzi) al Consiglio Comunale aperto. Dato che il massimo garante per la salute pubblica di Prato non è la ASL , ma il Sindaco . Ed è lui che si deve opporre al nuovo aeroporto . Delle compensazioni o mitigazioni ( cioè altri sconvolgimenti della piana ) non sappiamo che farcene . La tramvia fino a Prato è un’opera indispensabile da 40 anni che non può essere ora barattata con l’aeroporto . Capito Pagliocca ?

Bruno Banchini
Bruno Banchini
9 anni fa

No al potenziamento dell’aeroporto di Peretola con la previsione della pista orientata verso Prato che mette a rischio il benessere della nostra comunità.
Il Sindaco responsabile della salute pubblica dei propri cittadini deve opporsi a questa scelta che risulta essere troppo pesante
sugli aspetti ambientali, idrogeologici e sanitari.

Duilio
Duilio
9 anni fa

Nel mondo è normale fare un aeroporto dove c’è verso, poi magari se uno in un secondo momento vuole farsi la casa sotto la linea di decollo lo decide lui, non il viceversa. Politici, vergognatevi! E’ tutto trascurabile, vero? Trascurabile l’impatto, il rumore… tutto eccetto i vostri introiti, è trascurabile!!!

Roberto Pagliocca
9 anni fa

Oh franco .. Eppure dovresti aver letto la lettera che ho inviato a rossi : visto che sei un ragazzo intelligente leggila per bene
…A volte mi domando se davvero rossi vuole essere rieletto davvero presidente della regione ..
Da queste parti e’ noto che non e’ molto amato.. Io se fossi in lui cercherei di accattivarmi i cittadini di Prato -che stanno subendo l’aeroporto- con una serie di compensazioni che avrebbero il pregio di rilanciare il distretto che e’ un motore che farebbe ripartire la Toscana .. Le 200 persone del centro studi Prato 2.0 ritiene che alcuni investimenti avrebbero il pregio di rimettere in circuito risorse e smuoverne altre.
Non dobbiamo dimenticare che Prato, Pistoia e Firenze insieme rappresentano il 57% del pil toscano e che Prato deve tornare ad essere un motore dinamico del centro Italia

Ad esempio? «In particolare pensiamo a:
• Metrotranvia Campi-Prato: completamento del terzo lotto per un collegamento veloce Prato-Firenze (Peretola) che creerebbe le basi per un utilizzo dell’aeroporto anche da parte di Prato (adesso invece è vissuto dalla città solo come un problema) e collegherebbe meglio a Firenze anche un’importante zona industriale; la regione deve pensare di organizzare l’area pt po’ fi al fine di una canalizzazione di risorse
• Centro per l’arte contemporanea Pecci come museo toscano: completamento e gestione in compartecipazione visto che ci vogliono 700mila euro annui( su questo noi proponiamo il 798). Il museo andrebbe poi collegato con la rete museale fiorentina per agganciare parte dei dieci milioni di turisti a cui ambisce Nardella. Da questo punto di vista non sarebbe male che dagli Uffizi venissero prestate stabilmente le opere del Lippi per una permanente al Pretorio al fine di caratterizzare la città;
• Creaf: un centro di innovazione, incubatore di imprese e attrattore di idee, dando spazio a giovani ricercatori italiani ed attirando investimenti di imprese da tutto il Paese ed oltre. Potrebbe diventare il primo polo italiano di green economy;
• Cascine di Tavola: non è sufficiente acquistarle ma devono essere anche ristrutturate (un investimento di 20/25 miglioni di euro). Potrebbero diventare parco agricolo e un grande polmone verde per la piana;
• Polo fieristico ex Banci: manca a Prato, città ancora legata ad industria e terziario, un polo fieristico proprio;
• Parco archeologico di Gonfienti: per lo start-up e la costruzione di un museo che valorizzi i ritrovamenti etruschi non sono sufficienti le risorse promesse a Biffoni
• Emersione lavoro cinese: La task-force deve trovare forme di coordinamento per avere più impatto sulle ditte cinesi. senza farle scappare. Dobbiamo agire per attirare investimenti dalla Cina (che rappresenta il 7.4% del pil mondiale, ndr) creando un distretto nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Per fare ciò il veicolo non può che essere che culturale;
• Impegno della Regione a mettere dietro solito tavolo gli attori toscani dei servizi (rifiuti, gas, acqua, trasporti, banda larga…) per trovare nuove forme di razionalizzazione ed accordi finanziari – anche attraverso la borsa – per dare una risposta al problema dimensionale delle nostre aziende e comprimere i costi per l’utenza, lasciando però le risorse in Toscana senza essere conquistati da grandi gruppi;
• Recupero ex cementizia come polo ricettivo all’ingresso della parte est della città;
• Artigianato, commercio e antichi mestieri: mettere a disposizione risorse per non perdere professionalità e indirizzare i giovani verso il senso del recupero e riuso;
• La Regione deve ripensare al sistema sociale di sostegno al sanitario che è determinante ma in grande difficoltà: la tenuta del tessuto sociale è a rischio in in momento di grande crisi per la mancanza del lavoro
• La Regione deve impegnarsi con i comuni per il recupero delle periferie della nostra città al fine di evitare forme di degrado e incuria».

Rossi pensaci…
Con affetto..
Roberto Pagliocca
Presidente centro studi Prato 2.0

E aggiungo
Voglio fare un ulteriore sforzo in questo gruppo per vedere se si capisce la posizione del centro studi Prato 2.0
1) il centro studi Prato 2.0 e’ una associazione no profit registrata formata da civici di sinistra
2) abbiamo detto con chiarezza che siamo contro l’aeroporto
3) quando abbiamo parlato di compensazioni nella lettera inviata a rossi abbiamo messo la questione aeroporto come inciso .. Rimarcando che questa area non riesce a reggere altro e che dopo 5 anni di cenni .. Non abbiamo avuto niente per questa citta
4) da qui i 12 punti che originariamente erano 40 ..legati ad un progetto del centro studi che ha visto la partecipazione di 200 persone ripartite in 20 gruppi.. Siccome noi siamo davvero per una Prato che si possa giocare qui fino in fondo… Nel proprio territorio .. Il proprio futuro..
Poi sul ricorso non spetta a noi ma a Matteo che non ha detto che non lo farà ma che si riserva di valutare la cosa da un punto di vista tecnico e politico al fine di capire se gli impatti ambientali acustici sanitari sono ( vista la distanza ) elementi che possono far avere una possibilità di successo in caso di effettuazione .

Il pratesaccio
Il pratesaccio
9 anni fa

Siamo alla frutta cari amici,auguro un Buona fortuna a chi ha immobili nei pressi dello scempio,speriamo un domani di non dover soffrire per questo obrobrio voluto solo per soldi alla faccia di noi cittadini,a quelli che gia sapevano della costruzione della pista e invece hanno creduto sulle parole del nostro sindaco.

Francesco Fedi
Francesco Fedi
9 anni fa

Roberto
Pagliocca, perchè non pubblichi anche quanto ti arriva sul contro per questi tuoi interventi da soldatino di partito?