15 Dicembre 2014

Rogo Macrolotto, parola alla difesa degli imputati cinesi: “Il Sistema Prato frutto di una grande ipocrisia” VIDEO


“Si può dire? Qui regnava una bella e grandiosa ipocrisia. I pratesi – non tutti, perchè non si deve generalizzare – ma quelli che prima facevano il lavoro dei cinesi, poi hanno smesso e si sono messi a fare gli immobiliaristi. Cosa hanno fatto? Hanno affittato i capannoni ai cinesi, dicendo ‘Io non voglio sapere nulla. Però so tutto’. E poi succedono cose come questa”.
Questo l’affondo in aula dell’avvocato Gabriele Zanobini, difensore di Lin You Lan, alla sbarra assieme alla sorella Lin You Lin e il cognato Hu Xiao Ping per il rogo di via Toscana in cui hanno perso la vita sette operai cinesi. Nel processo con rito abbreviato – dopo la requisitoria del pubblico ministero Lorenzo Gestri, che aveva chiesto 26 anni di reclusione complessivi per i tre imputati – oggi è stato il giorno della difesa. L’avvocato Giancarlo Geri ha chiesto l’assoluzione per Lin You Lin e il marito Hu Xiao Ping, sostenendo che il loro ruolo all’interno dell’azienda, anche a causa di una presenza in città intermittente, non comportasse responsabilità assimilabili a quelle di un imprenditore.
L’avvocato Gabriele Zanobini ha chiesto l’assoluzione per i reati dolosi contestati a Lin You Lan, ovvero omissione  di cautele antinfortunistiche e antincendio: il legale ha preso atto delle numerosissime carenze strutturali del capannone, ma ne ha addossato la responsabilità ai proprietari italiani dei capannoni, i fratelli Massimo e Giacomo Pellegrini, imputati in un processo parallelo.

Per il reato di incendio colposo il legale ha chiesto che il reato sia assorbito da quello di omicidio colposo plurimo, e ha poi insistito su una valutazione della pena che tenga conto delle colpe concorrenti degli imputati italiani. Zanobini ha poi chiesto che siano considerate prevalenti le attenuanti sottolineando il comportamento processuale di Lin You Lan, che ha versato un risarcimento di 110 mila euro a tutte e sette le famiglie colpite dal lutto, e “ha fornito un contributo di verità” per fare luce su quello che il pm Gestri ha definito “Sistema Prato”. Un sistema che poggia sulla complicità di diversi italiani. “Dagli atti emerge che Lin You Lan si affida ciecamente a professionisti e tecnici che nulla fanno per renderla consapevole dei rischi e delle carenze strutturali del capannone. Anzi sembra che facciano di tutto perchè rimanga inconsapevole, sembra che questo sia il loro interesse” ha detto l’avvocato Zanobini, nella cui arringa ha trovato spazio anche il governatore della Toscana Enrico Rossi, citato per la proposta, formulata dopo il rogo, di concedere una moratoria di sei mesi agli imprenditori cinesi. “E’ una comunità chiusa, che non conosce le nostre leggi e deve essere istruita” ha detto Zanobini.

Ascolta l’intervista in cui dice: “Lin You Lan non può essere assimilata all’ingegnere tedesco della Thyssen”.

Dario Zona

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alby
alby
9 anni fa

Certo che ci vuole proprio una bella faccia tosta per dire certe cose si la faccia d’avvocato questi anno studiato gli è permesso di dire tutto povera italia come siamo ridotti male.

L'Aiolese
L'Aiolese
9 anni fa

Questo avvocato non è altro che il solito azzeccagarbugli che deve necessariamente tirare fuori una diversa verità. D’altronde è grazie a questo tipo di avvocati che i malavitosi sono in giro sfruttando le falle della giustizia italiana.

a risenticci e a ridissele………

Simo
Simo
9 anni fa

finalmente qualcuno che dice come.stanno le cose, tutti razzisti tutti a dire i cinesi hanno rovinato Prato e poi si scopre che é pieno di pratesi che ci lucrano eccome.