4 Dicembre 2014

Una pratese canterà a Sanremo, Amara vince il concorso-accademia del Festival: ascolta la sua canzone


Si è avverato il sogno di Erika Mineo. La cantante pratese, 20 anni, parteciperà al 65° Festival di Sanremo nella sezione Giovani. Erika Mineo, in arte Amara, si è aggiudicata uno dei due posti in palio con il concorso-accademia «Area Sanremo». Erika Mineo ha superato le selezioni: dagli oltre quattrocento candidati, si era scesi a 40 e ieri l’artista pratese ha cantato assieme agli altri sette finalisti davanti alla Commissione Rai, composta da Carlo Conti, conduttore del Festival, Roby Facchinetti, Mogol,Giusy Ferreri e Dargen D’Amico.
Alla fine è stato Carlo Conti a comunicare i nomi dei vincitori: assieme ad Amara, canterà sul palco dell’Ariston anche Chantal Saroldi (in arte Chanty), di Savona.

Raggiunta al telefono, Erika è raggiante: “Ho atteso tanto questo momento e sono felice. Hanno pagato la tenacia, la fede e l’umiltà. È questo il mio vero inizio”. Erika aveva partecipato ad Amici nel 2005, poi i provini  per X Factor e le partecipazioni ad Area Sanremo, dove già nel 2011 era arrivata a un passo dall’ingresso a Sanremo Giovani. Un traguardo che adesso ha raggiunto: “Le cose accadono quando devono accadere e non sarei la stessa di oggi senza le esperienze passate. È un palcoscenico importante e devi essere all’altezza di starci. Se sono pronta? Non lo si è mai, ma adesso sono consapevole e ci proverò”.

La canzone con cui ha superato le selezioni si intitola “Credo”. Scritta assieme al cugino Salvatore Mineo, anche lui autore e cantautore, è un inno all’amore universale, capace di illuminare il buio e riempire il vuoto. Un’interpretazione straordinaria quella di Erika che si può ascoltare a questo link.

ASCOLTA “CREDO” DI AMARA

“E’ un brano portatore di amore, che vuole accendere di speranza le persone, in un momento di resa in cui non si crede più in niente” – dice Erika, che lo dedica “ai cuori spenti, alle persone che amo profondamente. E a Daniela”.  L’artista, che non vede l’ora di tornare a Prato a riabbracciare la famiglia e gli amici, ringrazia la giuria e lo staff di Sanremo: “Ho incontrato persone eccezionali, e ho trovato aria onesta, piena di verità. Li ringrazio perchè mi hanno dato un’opportunità grandissima”.

E il nome d’arte “Amara”, come si spiega? “Ho cominciato a scrivere canzoni e a un certo punto ho scoperto che c’era un’essenza in più e ho sentito che era un’essenza amara, frutto del mio percorso.  Ma qualcosa di amaro non è detto che sia meno buono, forse fa meno male, è un’essenza”.

Ed Erika in cosa crede? La risposta si può trovare nella sua canzone: “Credo alla storia che non ci hanno raccontato/ agli occhi lucidi se sono emozionata/ Credo alle avversità del tempo che ci rende grandi/ alla nostra vicinanza quando siamo più distanti/ Alle ali forti della mia testarda libertà/ al buio della notte quando accende la città/ Al mio pasasto che è passato e non l’ho perso/ e anche se oggi son diversa, orgogliosamente questa/ Credo nelle preghiere, anche se ognuna a modo suo/ perchè ogni luce è buona per accendere quel buio/ e amore credo a quello che non so scordare/ amore resta amore/ amore non te lo dimenticare.

Dario Zona

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