28 Gennaio 2015

Nuovo termovalorizzatore a Baciacavallo, la Cgil difende il progetto di Gida


La Cgil difende il progetto di nuovo termovalorizzatore Gida a Baciacavallo, fortemente criticato dai cittadini della zona Sud di Prato, preoccupati per le ripercussioni legate all’inquinamento. Nel corso dell’incontro con i residenti tenuto nei giorni scorsi, i rappresentanti dell’azienda hanno provato a rassicurare i presenti spiegando le migliorie (riduzione di rumore e emissioni di anidride carbonica) che il termovalorizzatore di nuova generazione garantirebbe, andando a sostituire quello attuale.
Anche la Cgil difende l’opera, che dovrebbe costare circa 12milioni di euro.

“La CGIL, la FP-CGIL e le RSU di GIDA ritengono assolutamente importante affrontare in maniera chiara ed approfondita la questione del nuovo termovalorizzatore di Baciacavallo – scrivono i sindacalisti Manuela Marigolli, Massimo Logli e il rappresentante Rsu Giovanni Bartololomei -. La difesa dei posti di lavoro non può e non deve confliggere  con la necessità di garantire la salute e la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare di chi vive nelle vicinanze, perché rimangono insieme le nostre priorità.
Sebbene l’attuale inceneritore risulti ampiamente nei limiti di legge sulle emissioni di agenti inquinanti, ha dei costi di gestione e di manutenzione divenuti ormai insostenibili a causa della sua veneranda età. Un nuovo impianto, oltre a rendere la struttura economicamente autosufficiente, permetterà di ridurre ulteriormente i limiti degli agenti inquinanti, garantendo quindi maggior  sicurezza sulla salute e migliorando l’impatto ambientale compreso il rumore. In merito al problema dei cattivi odori, che non hanno origine dall’inceneritore per quanto a nostra conoscenza, ma soprattutto dalla fognatura, abbiamo sollecitato da tempo GIDA che ha garantito essere impegnata alla sua risoluzione”.

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rox
rox
9 anni fa

fate i sindacalisti non i tecnici