27 Febbraio 2015

Il Consorzio Santa Trinita punta sul binomio cultura e cucina per rivitalizzare il quartiere


La riscoperta del patrimonio storico-culturale unita alla valorizzazione di una “nuova” vocazione del territorio, quella enogastronomica. Il 2015 del Consorzio Santa Trinita inizia all’insegna del progetto delle “Tre C: Consorzio, Cibo e Cultura”, un programma di eventi che punta a unire le due anime identitarie del quartiere nell’ottica di promuovere una parte importante del centro storico e di consentire ai cittadini di riappropriarsi dell’intera zona.
Cene o aperitivi a tema si legheranno, quindi, nel corso dell’anno, a percorsi museali o a visite guidate nei palazzi prestigiosi esistenti. Ed è proprio in questa cornice che si inserisce il “Laboratorio della città invisibile”, ulteriore novità promossa dal consorzio che ha visto scendere in campo diverse realtà: dall’Archivio di Stato al Convitto nazionale Cicognini, dalla Fondazione Conservatorio San Niccolò alla Fondazione Museo del Tessuto, solo per citarne alcune. Tutte unite per mettere a disposizione del pubblico insoliti angoli scomparsi della città con l’obiettivo di intercettare nuovi flussi turistici.

“Andremo a cercare nelle strutture note, ma non solo, anche nelle strade, nei palazzi gentilizi, nelle chiese, quello che è invisibile e successivamente lo inseriremo in un format innovativo, tecnologicamente avanzato, che resterà a disposizione di tutti. Vogliamo far conoscere le potenzialità di questo quartiere. Abbiamo molto da offrire e ci impegnamo per rivitalizzare l’area, missione che stiamo portando avanti da quasi due anni”, spiega Francesco Querci, presidente del consorzio. Un primo banco di prova sarà lo Street Food, con il cibo di strada che tornerà ad essere protagonista del fine settimana del 22, 23 e 24 maggio.

Al di là degli appuntamenti, l’associazione continua comunque a lavorare quotidianamente anche sul fronte della sicurezza. Il confronto con l’Amministrazione va avanti a ritmo serrato: è recente, infatti, l’installazione di una telecamera di sorveglianza all’angolo con via Marianna Nistri, richiesta dai residenti. “C’è un’emergenza, come ce ne sono state in passato e ce ne saranno in futuro. In queste situazioni c’è chi si lamenta e chi fa cose concrete. Noi ci impegnamo per migliorare per quanto possibile la situazione e fare la nostra parte”, conclude sempre Querci.

Un secondo dispositivo dovrebbe presto arrivare anche all’angolo con via Silvestri, mentre partirà con ogni probabilità a marzo il servizio di vigilanza privata della strada nelle ore serali finanziato grazie al contributo di residenti e commercianti. A oggi sono circa 70 gli aderenti all’iniziativa.

Giulia Ghizzani

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