11 Marzo 2015

Illegalità, a Montemurlo arriva la task force della Regione. Ma si punta il dito sui proprietari dei capannoni


Dopo l’incendio della fabbrica di divani di via Ombrone è stato esteso anche a Montemurlo il piano straordinario di controlli nelle aziende cinesi di Prato e dell’area vasta (Firenze-Empoli-Pistoia) deciso dalla Regione Toscana a seguito della tragedia nella fabbrica dormitorio “Teresa Moda”, il 1 dicembre del 2013. A chiedere maggiori controlli anti illegalità sul territorio era stato, proprio all’indomani del rogo del 28 febbraio, il sindaco Mauro Lorenzini: che ieri ha incontrato il capo degli ispettori della Regione Renzo Berti ricevendo assicurazione di maggiori controlli anche sul proprio territorio comunale. A Prato gli ispettori della Regione hanno verificato 1627 attività sulle 7700 imprese segnalate sull’area vasta dalla Camera di Commercio: entro il mese di marzo i controlli si sposteranno anche a Montemurlo. Obiettivo è spronare le imprese a lavorare nella legalità da tutti i punti di vista. E per questo Lorenzini punta il dito contro proprietari dei capannoni stessi: non è possibile che fingano di non sapere. Per questo, in accordo con il sindaco di Prato Biffoni, si è pronti anche a ricorrere al Governo nazionale.

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