1 Marzo 2015

Lo storico corniciaio Ovattoni dopo 57 anni torna e riapre in via Magnolfi


E’ rimasto in centro, la zona più o meno è sempre la stessa, ma anche spostarsi di un centinaio di metri può fare la differenza per Paolo Ovattoni, titolare dello storico
negozio di cornici. Dopo 25 anni in Canto alle tre gore, il negozio si è infatti trasferito, inaugurando ieri la nuova sede in via Magnolfi, strada dove aveva aperto per la prima volta nel 1958. A spingere il titolare per il trasloco è stata anche la situazione, divenuta a suo dire ormai insostenibile, tra via San Giorgio, Canto alle tre gore e via Cironi. Spaccio, risse e degrado stavano allontanando anche i clienti, così è arrivata la decisione di trasferirsi altrove, spostandosi di poco. “Da una parte siamo contenti di ritornare nella strada dove siamo nati – racconta Paolo Ovattoni – dall’altra c’è rammarico per aver dovuto abbandonare Canto alle tre gore dopo 25 anni, ma è stata una scelta consapevole”.  “La situazione in Canto alle tre gore e nelle strade limitrofe si era fatta ormai insostenibile tra spaccio, degrado e prostituzione, per questo abbiamo deciso di cambiare” ha aggiunto Simona Ovattoni.

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pisolo
pisolo
9 anni fa

Secondo me e paga meno d’affitto. E vuol mascherare il suo trasloco come una risposta al degrado! Se voleva uscire dal degrado si allontanava da li di un paio di chilometri

Gallonero
Gallonero
9 anni fa

Pisolo sei ….. metticelo te un negozio in quella strada e vediamo quanto resisti. E poi se anche fosse …. Quel negozio ha una identità è individuato in un contesto , approvo il suo coraggio che lo volevi ai gigli????

pisolo
pisolo
9 anni fa

No son contento che sia rimasto in centro, anzi ho sempre sostenuto che l’aver spostato i centri commerciali fuori del centro è stata una delle cause piu’ importanti della decadenza del centro stesso . Volevo solo dire che se l’ha messo dove l’ha messo è perchè gli conveniva fare cosi’. Quindi non importa farsi paladini di scelte ideali, contro il degrado del centro storico, basterebbe dire che dove l’ha messo è piu’ conveniente averlo di dove l’aveva prima!

Lorena Bovicelli
Lorena Bovicelli
9 anni fa

Almeno non l’ha chiuso come purtroppo hanno dovuto fare altri, un grande in bocca al lupo.

enrico
enrico
9 anni fa

sig.pisolo,a proposito di ovattoni: ma per lei non esiste mai la possibilita’ che uno sia sincero ? lei parte sempre dal idea che fino a prova contraria uno si fa per dire sia colpevole,io invece parto dall’idea che fino a prova contraria uno sia innocente o visto il caso sincero.

Pippo El Primero
Pippo El Primero
9 anni fa

Povero pisolone…..sei un personaggio veramente triste….

simona
simona
9 anni fa

pisolo.. rispondo personalmente… abbiamo cambiato soprattutto per il degrado che impervia nella zona .. 6 anni di lotta ho un fascicolo enorme da sottoporti… le vetrine non esisteva più una persona che si soffermava a osservare ciò che facevamo… il centro non vogliamo abbandonarlo assolutamente, io nata in via Pier Cironi al n. 9 il mio nonno insieme ai miei genitori sono sempre stati in questa zona il primo negozio era in Via Magnolfi al n. 5… questa è un’altra strada mi affaccio e vedo un poco di gente passare, entrano chiedono. insomma un’altra storia.. per l’affitto è più o meno uguale.. a noi serve spazio…non possiamo per motivi di macchinari stringerci troppo… e per quanto riguarda i centri commerciali non è un negozio adatto per quel genere di posti.. noi siamo artigiani.. comunque ti aspetto e ti faccio vedere ciò che facciamo. a presto… Gallonero.. ti ringrazio hai capito al volo.

pisolo
pisolo
9 anni fa

Mah, Simona puo’ darsi che Gallonero abbia capito al volo, tu ho l’impressione di no, almeno per quanto concerne il mio commento. Io non ho affermato che avreste dovuto spostarvi nei centri commerciali, dico il contrario e cioè che chi ha spinto le principali attivita’ commerciali fuori del centro storico ( e non siete certo voi artigiani e piccoli commercianti, ma le societa con interessi economico forti) è responsabile dell’abbandono e del degrado del centro storico e quindi lo stracciarsi le vesti da parte di chi non ha impedito questo esodo ( autorità ed organismi a vario titolo) mi ricorda le lacrime del coccodrillo, per non dover usare la parola ipocrisia. Detto questo la mia osservazione era la seguente : se il problema è il centro storico ed una particolare zona di esso, non mi pare che lo spostamento di 150 di una attivita’ artigianale possa essere risolutiva per un problema che è zonale. Non è pensar male, Enrico, è cercare di analizzare i fatti con occhio critico: se il problema della mia attivita’ è una zona non posso dire me ne vado e spostarmi di 150 metri perchè allora mi sorge il dubbio che i motivi del mio trasloco siano altri, perchè se il problema è il centro, me ne vado dal centro od almeno vado in una zona del centro molto piu’ distante da dove ero. Quindi al di la dei problemi oggettivi reali indiscussi ed indiscutibili che riguardano la vita del centro storico, ho l’impressione che dietro questo spostamento ci siano altri motivi piu’ che legittimi, ma che non sono il centro storico.