8 Marzo 2015

Operai caduti durante la riparazione di tetti, allarme di CittadinanzAttiva: “Occorre aumentare i controlli, i frammenti di eternit vengono gettati nei rifiuti urbani”


Dopo i due gravi incidenti occorsi a due artigiani precipitati dal tetto, ieri e venerdi, mentre eseguivano riparazioni a due capannoni danneggiati dal forte vento di questi giorni, il presidente di CittadinanzAttiva Fabio Baldi chiede alle autorità di intensificare i controlli nei confronti delle aziende edili che sono impegnate nei lavori.
Venerdi un operaio edile di 51 anni è caduto dal tetto mentre faceva una riparazione a Montale, ieri il secondo episodio a Montemurlo, dove un altro artigiano di 50 anni è precipitato da sette metri di altezza, mentre lavorava sul tetto di una tessitura di Montemurlo. In entrambi i casi a provocare la perdita di equilibrio sarebbe stato il vento che continua a soffiare in maniera consistente.
“I tetti danneggiati sono numerosi e l’impegno per ripararli è frenetico – scrive Fabio Baldi -. Questo stato di cose, causa sicuramente una maggiore esposizione al rischio di infortunio. Infatti in questi giorni è facile vedere anche dalla strada operai edili all’opera sui tetti ma privi di ogni sicurezza personale. Inoltre vengono maneggiate le lastre di eternit senza indossare la tuta di protezione, i guanti e la mascherina protettiva. I frammenti di eternit, addirittura vengono raccolti con la scopa e gettati nei rifiuti urbani! Questo avviene perchè probabilmente il personale non è mai stato formato con corsi specifici e perchè il rischio del mesotelioma pleurico viene sottovalutato in quanto si evidenzia solo dopo molti anni dall’esposizione all’amianto.
Per quanto sopra, in questo particolare periodo, chiediamo maggiori controlli a tutela e nell’interesse degli Operatori dell’edilizia” conclude Fabio Baldi.

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pm
pm
9 anni fa

Caro presidente facile dopo ,dovevi intervenire prima ,proponendo una campagna di sgravi obbligando a intervenire in favore della salute anche di coloro che siedono sui seggioloni.