Oramai a Prato si ruba di tutto, anche le carrozzine. È accaduto sabato scorso quando una infermiera pratese si è accorta che in via Cavour, all’incrocio con via Galcianese, un uomo stava trasportando una carrozzina per disabili trafugata dagli uffici sanitari della Asl. Su segnalazione della donna, è intervenuta la polizia che ha fermato il soggetto, un 33enne rumeno senza fissa dimora, pregiudicato per reati di varia natura. L’uomo, non affetto da patologie che ne limitano la funzionalità, non è stato in grado di fornire spiegazioni sul possesso della carrozzina, che è stata restituita al personale del nuovo ospedale (nella foto). Il 33enne è stato denunciato per ricettazione.
Se gli è senza fissa dimora icchè tu voi denunciare! Magari la gli faceva comodo per mettersi a sedere la notte con una coperta di lana sopra . Allora icchè si dovrebbe dire di Berlusconi che gli ha sottratto al fisco decine di milioni di euro(secondo la sentenza definitiva della cassazione) senza averne bisogno avendo case e ville !
c’è tutto un gruppo o famiglia lì al semaforo. Ma le forze dell’ ordine non vedono l’ accattonaggio? E il giorno che accedono il fuoco su via galcianese facendo fumo, che invade la strada. Ma tutto ciò viene visto solo dai cittadini?
Senza voler pensar male, forse la sedia a rotelle, per disabili veri, poteva servire per “lavorare ad un semaforo” svolgendo l’attività di falso invalido questuante, esentasse.
Ringraziamenti alla dipendente della Asl che con il Suo intervento ha sventato il furto.
Che vuoi che sia il furto di una carrozzina da parte di un poero disgraziato con quello che i politici hanno rubato! Pensate a i Mose a Venezia ed a tante opere pubbliche! Quei ladri li un fanno neanche un giorno di galera, ci sta che questo sciaurato lo mettan pure in gattabuia !
Caro Pisolo, se le persone smettessero di ragionare come te forse ci sarebbe meno delinquenza. Rubare è un reato, che siamo soldi dei cittadini o una carrozzina che forse fa comodo a persone che hanno problemi seri e non solo la voglia di stare in Italia a non fare niente e ha rubare e approfittare della nostra ospitalità. Perché non gli porti la tua roba, invece di giustificare i furti ai materiali pubblici? E poi si scrive in italiano!!!
Cara Crotalina, io sono di Prato ed amo le locuzioni ed i modi di dire della mia gente, ma so anche scrivere in italiano. Questo per quanto riguarda la forma del mio intervento, per quanto riguarda il contenuto devo dire che sono d’accordo con te che il furto è sempre il furto, tuttavia il mio intervento è provocatorio laddove si accosta un povero disgraziato che viene additato all’opinione pubblica perchè ha rubato qualcosa che poteva essere utile ai piu’ deboli, ma che tuttavia ha un valore limitato, ed un potente che pur non avendone bisogno ruba fior di quattrini allo stato e di conseguenza ai cittadini. L’uno è fatto giustamente oggetto di critiche e riprovazioni, l’altro siede sugli scranni del potere onorato ed osannato. Fra i due chi avra’ compiuto per l’entita’ del furto e per il ruolo ce ricopre la cosa piu’ grave? Senz’altro il secondo, ma la gente punta piu’ il dito sul primo, narcotizzata com’è dai mass media che ci fanno apparire legittimo tutto quello che i potenti fanno lasciandoci invece desiderosi di una giustizia intransigente verso i soggetti deboli: in fondo è piu’ facile punire un rumeno che ha rubato una carrozzina che un miliardario che puo’ pagarsi il fior fiore degli avvocati. Il senso del mio intervento non è la difesa del furto ma uno stimolo alla coscienza a vedere le cose con spirito critico. Io penso cara Crotalina il contrario e cioè che meno delinquenza ed anche meno microcriminalita’ ci sarebbe se chi ci comanda desse per primo l’esempio di onestà e di correttezza : allora si lo scandalo anche per i furti minori avrebbe maggior giustificazione e maggior forza.