La sezione pratese dell’ANED (Associazione Nazionale Ex-Deportati nei lager nazisti) in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato, l’Associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee e il Comune di Prato promuove anche quest’anno dal 7 all’11 maggio il tradizionale Viaggio della memoria, organizzato da CAP VIAGGI. In occasione della ricorrenza della liberazione dei lager nazisti si visiteranno gli ex lager di Mauthausen, Ebensee, Gusen e Hartheim, luoghi di terrore e di morte, tra i peggiori dell’intero sistema concentrazionario nazista dove nel 1944-45 persero la vita centinaia di cittadini toscani tra cui molti pratesi. Il programma prevede la partecipazione alle grandi manifestazioni internazionali organizzate per celebrare il 70° anniversario della Liberazione dei campi di concentramento di Mauthausen e di Ebensee, cittadina gemellata con Prato, dove i partecipanti al viaggio saranno alloggiati. Il viaggio prevede anche la visita alla città di Salisburgo.
Le iscrizioni sono aperte fino al 20 aprile, il programma completo è disponibile presso la CAP Viaggi e presso l’ufficio della Fondazione, via di Cantagallo 250, oppure on-line sui siti www.capviaggi.it www.museodelladeportazione.it . Per prenotazioni rivolgersi a CAP Viaggi, Grazia Ferretti tel. 0574-608232. Per informazioni sul programma, tel. a Elena Bresci, c/o Museo della Deportazione di Figline di Prato al n. 0574-461655. e.bresci@museodelladeportazione.it
E’ stato riproposto anche un importante progetto educativo, dal titolo “Un futuro per la memoria” iniziato l’anno scorso sotto gli auspici della Provincia, frutto della collaborazione tra l’ANED, il Comune di Prato, il Museo della Deportazione, la Federazione degli Studenti e la Consulta: l’iniziativa vuole offrire agli alunni delle scuole superiori pratesi, già coinvolte a questo proposito in una serie di incontri di preparazione, la possibilità di partecipare all’annuale Viaggio della Memoria . Per essere scelti (saranno sei i posti in palio), gli studenti dovranno prender parte ad un concorso indetto dai promotori e presentare un elaborato che soddisfi parametri di conoscenza, innovazione e futuro. Cioè dovranno dimostrare la loro “conoscenza” della deportazione, utilizzando canali di comunicazione “innovativi” che possano essere utilizzati anche nel “futuro”. Il progetto, inoltre, prevede una restituzione da parte dei vincitori del concorso della loro esperienza e delle loro emozioni, possibilmente attraverso nuovi canali di comunicazione che sappiano coinvolgere le giovani generazioni, garantendo in tal modo “un futuro per la memoria”. L’obiettivo finale del progetto è quindi duplice: ricordare le violenze dei regimi totalitari del Novecento, offrendo al contempo uno spunto di riflessione su tematiche che purtroppo sono ancora attuali: il fanatismo razzista, l’emarginazione e la discriminazione del “diverso” di ogni tipo, lo sfruttamento del forte sul debole, la propaganda come forma di sopraffazione fisica e morale. Allo stesso modo, partendo dalla negazione di ogni diritto e libertà nei campi di concentramento, si vogliono trasmettere i valori propri dell’ANED; quei valori di Pace, Dialogo e Democrazia che sono alla base della nostra Costituzione.
Per informazioni, tel. a Enrico Iozzelli, c/o Museo della Deportazione di Figline di Prato al n. 0574-461655. e.iozzelli@museodelladeportazione.it
è iniziata la campagna elettorale della sinistra per caso???