Pubblica Assistenza, dopo 10 anni Franco Bigagli lascia la presidenza. Ecco i nuovi consiglieri eletti dai soci


La Pubblica Assistenza approva il bilancio 2014 e rinnova le cariche sociali. Dopo due mandati e 10 anni alla guida dell’associazione Franco Bigagli, non più rieleggibile, lascia la presidenza. Il nuovo presidente sarà scelto nei prossimi giorni tra i nove consiglieri di amministrazione eletti oggi dai soci, che hanno votato in 319 e confermato in blocco l’unica lista di candidati. Il nuovo consiglio, in carica per i prossimi 5 anni, è composto da: Riccardo Barni, Livio Benelli, Alessandro Del Panta, Andrea Meoni (unico consigliere che si era ricandidato), Barbara Passarini, Piero Antonio Riccomini, Marco Gabriele Tofani e Simone Tripodi. Il Collegio dei probiviri effettivo sarà composto da Piero Benedetti, Franco Bigagli e Luigi Parenti.

L’assemblea è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività. Nel 2014 sono cresciuti i servizi resi alla popolazione: 72.067 (+4,19%), tra prestazioni ordinarie (quasi 47 mila), emergenze (quasi 11 mila) e servizi sociali (oltre 14 mila).

La maggior parte dei proventi deriva dai servizi resi con le ambulanze, e a seguire dalle onoranze funebri. I soci, nel complesso, sono circa 15 mila e i volontari partecipanti nel 2014 sono stati 218, leggermente in crescita rispetto all’anno precedente ma in calo rispetto al 2012 quando erano stati ben 382.

Il 2014 è stato un anno importante, nel quale sono stati completati i lavori alla palazzina della sede di Vaiano, inaugurata lo scorso 26 ottobre e molto apprezzata dalla cittadinanza. Nell’anno trascorso, sono stati inoltre acquistati 7 nuovi automezzi e organizzati 13 corsi di formazione.

Il bilancio 2014, approvato dall’Assemblea dei soci, si è chiuso con un utile di 34 mila euro. Un risultato simile a quello del 2013, dopo due anni difficili (2011 e 2012) chiusi in persita di 133 mila e 226 mila euro.

“Il nuovo Consiglio insediatosi nel 2010 ha dovuto affrontare uno dei periodi più difficoltosi della vita più che secolare della Pubblica Assistenza L’Avvenire di Prato – è scritto nella relazione di fine mandato -. La scomparsa delle oblazioni attive e la contrazione delle contribuzioni da parte degli enti pubblici a lato di prestazioni sociali erogate ai cittadini bisognosi, che caratterizzano i periodi di difficoltà economiche, non hanno tuttavia arrestato l’opera di conduzione della nostra benemerita Associazione tanto nel campo delle attività sociali di emergenza, come nel processo di consolidamento del patrimonio immobiliare”.

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