7 Aprile 2015

Riassetto della macchina comunale: i dirigenti passano da 19 a 17. “Risparmi totali per oltre 100mila euro all’anno”


Semplificazione ed efficienza, maggiore razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratiche. Parte da qui la riorganizzazione della struttura degli uffici e dei servizi del Comune: uno schema del riassetto che nelle prossime settimane sarà oggetto di discussione, anche con i sindacati, e che porterà a breve alla nomina dei nuovi vertici da parte del sindaco Biffoni.

Tante le scelte strategiche, nell’ottica di migliorare il servizio offerto e di ridurre i costi.

“Noi lo abbiamo fatto – ha spiegato l’assessore al Personale Benedetta Squittieri – eliminando le aree di coordinamento che il Comune aveva e che erano quattro e dando più responsabilità ai singoli dirigenti, che passano da 19 a 17 (tra i diciannove un dirigente è in servizio presso il Comune di Firenze, ndr) “. Due, quindi, le posizioni dirigenziali in eccedenza per cui la Giunta ha intenzione di ricorrere all’istituto dell’esodo volontario, con un risparmio annuo stimabile in oltre 100mila euro. I nomi potrebbero essere quelli di Franco Neri (dirigente del servizio Biblioteca), Alessandro Fontani (del servizio Promozione economica e politiche europee), Lorenzo Frasconi (del servizio Lavori pubblici) e Riccardo Pecorario (del servizio Edilizia): tutti hanno infatti maturato i requisiti per il pensionamento in base alla normativa vigente prima dell’entrata in vigore della legge Fornero.

Ma non è tutto. Secondo il nuovo schema, saranno 15 i servizi presenti e 5 le unità di staff. Il Gabinetto del sindaco e la Polizia municipale resteranno due strutture autonome. Verrà poi introdotta la figura del project manager per rendere più snella e flessibile l’attività del Comune.

“Noi vorremmo che i risultati che escono dalla macchina comunale – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni – fossero più possibile rispondenti ai bisogni della nostra cittadinanza. In questa ottica riteniamo si possa anche risparmiare un po’ di soldi (circa 150mila euro fra abolizione delle aree di coordinamento e pensionamenti, ndr)”.

Altro capitolo, l’introduzione di nuovi criteri per la valutazione della performance organizzativa e individuale dei dirigenti: una parte del calcolo sarà infatti legata allo stato di “salute della città”, criterio innovativo che vede Prato tra i primi comuni sperimentatori.

“Questo ci serve per portare la città dentro al Comune e per portare la città dentro alla macchina comunale”, ha concluso l’assessore Squittieri.

Giulia Ghizzani

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