22 Aprile 2015

That’s Prato: come portare i turisti fiorentini a conoscere il territorio pratese


Venticinque visite suddivise in 6 itinerari diversi, per stimolare fiorentini e turisti a venire a scoprire “la Prato che non ti aspetti”. Questo è il progetto That’s Prato, che parte il 3 maggio con una serie di visite guidate che partiranno ogni domenica da Firenze per raggiungere luoghi diversi del territorio. Bellezze artistiche, storia, ma anche shopping, in un mix studiato per rendere piacevole la gita domenicale.
That’s Prato è un progetto pilota per la valorizzazione dei beni artistici e delle produzioni tipiche e per la promozione turistica della provincia di Prato, nato dalla collaborazione con il Progetto Prato della Regione Toscana con la Camera di Commercio e con tutti i Comuni del territorio.
Per 25 domeniche a partire dal 3 maggio sarà possibile visitare Prato e dintorni gratuitamente, con una serie di itinerari tematici studiati per raccontare la storia ma soprattutto le storie del territorio. Ma non solo: Prato è anche un luogo ricco di botteghe artigiane, di mercati tradizionali, di produzione di di golosità agroalimentari e in ogni itinerario saranno inserite anche tappe golose e di shopping, per far conoscere le tante facce del territorio.

GLI ITINERARI Si inizia il 3 maggio con “L’arte a tavola nel Rinascimento”: il cibo e la pittura, un binomio di grande attualità, soprattutto in tempi di Expo. Partendo dalla Villa Medicea di Poggio a Caiano, lo scorso anno divenuta patrimonio Unesco l’itinerario, che conserva delle cucine medicee molto speciali. Nel pomeriggio l’itinerario prevede poi la visita del Duomo di Prato e dei dipinti di Filippo Lippi. Il 10 maggio si fa un salto nell’attualità con “Tra arte contemporanea e archeologia industriale”. A Prato le fabbriche sono non solo monumenti del lavoro, ma anche di cultura: partendo dalla visita del Museo Soffici a Poggio a Caiano, uno degli artisti italiani moderni maggiormente influenti, l’itinerario toccherà poi il Museo del Tessuto a Prato, ospitato nell’ex fabbrica Campolmi. Poi raggiungerà la fabbrica Forti, uno dei pochi esempi di città fabbrica in Italia che ha ospitato fino a 3 mila persone, per poi raggiungere lanificio Peyron in val di Bisenzio, dove venivano intrecciati tappeti che hanno raggiunto anche il Metropolitan di New York. Il 17 maggio il tema è “Quando c’erano gli Etruschi”: partendo dal centro di Prato, si toccheranno le tombe etrusche di Comeana e poi Artimino, un gioiello del Montalbano, con il Museo Archeologico e una visita del borgo che ospita anche la bellissima villa Medicea. Prima di rientrare a Firenze immancabile una visita alla “Visitazione” del Pontormo. Il 31 maggio “Per ville e castelli alla ricerca delle principesse”, che non ci sono, è bene dirlo subito: Prato ha ospitato famiglie facoltose e molti nomi illustri dal Rinascimento in poi, ma sicuramente il suo più facoltoso abitante è stato Federico II di Svevia, che qui ha costruito il suo Castello dell’Imperatore. La visita proseguirà poi a Montemurlo, con la visita alla Rocca e alla tenuta del Marchese Pancrazi, che a Bagnolo produce un vino conosciuto in tutto il mondo. Il 24 maggio è la volta de “Il viaggio dei pellegrini”: partendo dal Monastero di San Niccolò a Prato, dove venivano educate le signore dell’alta nobiltà fiorentina, imponente e ricco di storia ma anche luogo particolare di devozione. Poi la visita prosegue per l’Oratorio dei Bardi a Vernio, dove è nato il melodramma (l’opera intesa in senso moderno, per intendersi) passando per la Badia di San Salvatore a Vaiano, recentemente riaperta al pubblico con una nuova esposizione che racconta la storia di questo luogo che affonda la sua storia nell’alto Medioevo.
COME ADERIRE Le visite sono gestite con un servizio di autobus con accompagnatore che parte alle 9 dalla Stazione Santa Maria Novella, dove si farà ritorno la sera alle 19. Il servizio è gratuito, sono a pagamento solo le entrate ai Musei. Le visite vengono effettuate in italiano e inglese; i posti sono limitati e quindi è obbligatoria la prenotazione, che può essere effettuata alla mail thatsprato.com oppure tramite telefono al 328 0021009. Il pranzo è libero, ma saranno indicati dei bar e dei ristoranti in convenzione per chi fosse interessato.
Le visite sono organizzate dall’associazione FareArte.

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