23 Aprile 2015

Turismo, a Prato aumentano i visitatori “mordi e fuggi”. Due giorni la media del soggiorno in città


A Prato il turismo tiene e si conferma territorio di interesse per i visitatori. I dati relativi ai primi due mesi del 2015, seppur non ancora definitivi, registrano un 10,9% in più di arrivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In calo invece le presenze che si assestano a -1,5% ma, come indicato, i dati sono ancora in fase di elaborazione e probabilmente destinati a una leggera variazione in positivo. C’è da aggiungere che anche il 2014 registra un andamento positivo rispetto al 2013 con una crescita degli arrivi del 8,8% (245.649 unità rispetto a 225.699) e una flessione delle presenze (-3,6%) scese a 535.631 unità rispetto alle 555.697 del 2013. Una contrazione nella media dei pernottamenti che da 2,4 nel 2013 è scesa a 2,1 notti nel 2014 ed rimasta stabile nel 2015.
I numeri e le percentuali emergono dal rapporto annuale 2014, aggiornato col primo bimestre 2015, presentato questa mattina dal presidente della Provincia insieme all’assessore del comune di Prato allo sviluppo economico, la dirigente provinciale Franca Ferrara, il presidente di Federalberghi Prato Rodolfo Tomada e il coordinatore di Assoturismo-Confesercenti Roberto Rosati. Il dossier, interamente realizzato dal settore turismo della Provincia di Prato, mostra un andamento altalenante: all’importante rafforzamento del numero di arrivi si contrappone una diminuzione delle presenze. Un dato che invita a riflettere anche alla luce della crisi attuale che impone una diminuzione dei giorni di vacanza senza rinunciare alle mete preferite.
La Provincia di Prato, a cui compete la raccolta dei dati turistici, ha arricchito le proprie dotazioni con un nuovo strumento innovativo che consentirà la rilevazione in tempo reale dei flussi. Il nuovo prodotto, che andrà a regime a settembre, consentirà una raccolta di informazioni che i Comuni e la Regione potranno utilizzare per pianificare mirate strategie di promozione turistica.
LE PRIME RILEVAZIONI DEL 2015 – Seppur non definitivi i numeri relativi a gennaio e febbraio 2015 confermano il trend del 2014, con una crescita di arrivi e una lieve diminuzione delle presenze (rispettivamente +10,9% e -1,5%). Nel dettaglio si rileva per il comparto alberghiero una diminuzione dei clienti italiani (-3% di arrivi e -8,4% di presenze) al quale si contrappone un buon andamento per i turisti stranieri con un +20,5% negli arrivi e +10,5% nelle presenze. Per l’extralberghiero i dati registrano un calo di clienti italiani (sia arrivi-5,7% sia presenze -13,9%) ma un deciso aumento del flusso turistico straniero (+27,4% di arrivi e +4,7% di presenze).
IL DOSSIER AL 31 DICEMBRE 2014 – L’analisi delle principali nazionalità straniere registrate in provincia di Prato conferma un contesto sostanzialmente invariato con la presenza consistente dei cinesi (48% sul totale), seguiti da turisti provenienti da alcuni paesi dell’Asia (10%) e dai giapponesi (8%). La domanda giapponese e cinese orbita quasi esclusivamente nel comprensorio pratese, in particolare nelle strutture alberghiere, ed è riconducibile al segmento turistico dei gruppi, in costante crescita negli ultimi anni. Il gruppo composto da tedeschi, francesi, spagnoli, americani, inglesi e russi – il 14% sul totale complessivo degli arrivi – è quello che incide maggiormente in termini di indotto extraricettivo (visite ai musei, alle cantine, bar e ristorazione).

L’OFFERTA TURISTICO RICETTIVA – Al 31 dicembre 2014 l’offerta ricettiva si compone di 172 strutture con una copertura complessiva di 3680 posti letto. Le strutture di tipo extralberghiero prevalgono (87%) ma sono quelle alberghiere (22 strutture a tre e quattro stelle, nessuna a cinque) a garantire il 52% del totale dei posti letto. Il restante comparto extralberghiero è costituito prevalentemente da affittacamere e aziende agrituristiche, sono presenti anche altre tipologie come case vacanze, residence, rifugi alpini e due ostelli. Le strutture si concentrano prevalentemente (66%) nella piana di Prato e Montemurlo, il Montalbano (comuni di Carmignano e Poggio a Caiano) copre il 23% della consistenza totale mentre 11% è dislocato in Val di Bisenzio (comuni di Cantagallo, Vaiano e Vernio).

IL CONFRONTO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI – La dinamica dei movimenti turistici nell’ultimo decennio (2004/2014) è positiva: gli arrivi sono cresciuti di oltre 60 mila unità, le presenze di oltre 100 mila unità, che tradotti in termini percentuali equivalgono rispettivamente al +33% e +25%. Nell’analisi della crescita dei flussi turistici, in termini di presenze, nell’ultimo decennio si rileva un andamento positivo, con una breve pausa nel 2009, fino al 2011 il migliore in assoluto in termini di presenze sul territorio provinciale.

LA DISTRIBUZIONE DEL FLUSSO TURISTICO PER AREE – La Piana, con 2 giorni di media di presenze, è l’area dove i turisti si soffermano di meno; nel Montalbano e nella Val di Bisenzio, dove maggiore è il peso dell’offerta extralberghiera, i soggiorni sono mediamente più lunghi: rispettivamente di 3 e 5 giorni. I flussi turistici provinciali si concentrano prevalentemente nel comune capoluogo, le 434.918 presenze della Piana, pari all’81% del totale provinciale, dipendono quasi esclusivamente da Prato. Segue poi l’area del Montalbano, che con 83.177 presenze incide per il 16%, e la Val di Bisenzio, dove il numero di pernottamenti complessivi di 17.536, è pari a circa il 3% del totale della provincia. L’area caratterizzata da un andamento positivo, sia per arrivi che per presenze, è il Montalbano che segna +6% negli arrivi e +9% nelle presenze. La prevalenza di arrivi stranieri è determinata da turisti tedeschi, francesi e americani, mentre per gli italiani al primo posto ci sono i lombardi.

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