7 Maggio 2015

Dichiarazione dei redditi, in pochi scelgono il 730 precompilato. E i Caf sono costretti a ritoccare le tariffe VIDEO


La scadenza per la dichiarazione dei redditi è il 7 luglio, ma Caf e professionisti già da alcune settimane sono impegnati nell’assistenza fiscale. La novità di quest’anno è la possibilità di presentare autonomamente il modello 730 scaricando quello pre-compilato dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma in molti casi i dati non sono completi, soprattutto per le detrazioni, e necessitano di essere aggiornati. Così, la maggior parte delle persone continua a rivolgersi ai Caf. Chi volesse fare da sè deve collegarsi al sito dell’agenzia delle Entrate, dotarsi di un Pin di accesso alla propria cartella fiscale elettronica e scaricare il modulo precompilato (leggi le informazioni dal sito dell’Agenzia delle Entrate).

Nel “decreto semplificazione” ci sono anche novità che hanno esteso le responsabilità degli intermediari in caso di dichiarazioni difformi. I Caf saranno chiamati a rispondere in solido degli errori, non soltanto per quanto riguarda le sanzioni e gli interessi, ma anche per le somme non incassate dall’Erario o per rimborsi indebiti percepiti dal contribuente.
La nuova norma sulla responsabilità ha indotto molti commercialisti, che seguono soprattutto la contabilità delle aziende, a rinunciare a compilare la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.

Ma le conseguenze si sono fatte sentire anche per i Caf, che hanno dovuto aumentare i controlli sulle pratiche, stipulare assicurazioni aggiuntive per coprire eventuali errori materiali nella compilazione dei 730. Il risultato è stato l’aumento del costo del servizio, in media attorno al 10%, motivato anche con l’allungamento dei tempi per evadere una pratica. Da quest’anno per accedere alla cassetta fiscale del cliente e scaricare i 730 compilati dall’Agenzia dell’Entrate, i Caf hanno infatti bisogno della delega da parte del contribuente.

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