23 Giugno 2015

Adorazione perpetua, un impegno quotidiano per 900 pratesi


«Voglio ricordare questa sera le parole che disse un giorno il Santo papa Giovanni Paolo II: non saremmo buoni testimoni di Dio se non fossimo noi per primi a contemplare il volto di Cristo». Ecco uno degli spunti maggiori di riflessione che ha lasciato don Gianni Castorani martedì 22 giugno ai numerosi fedeli riuniti alla Sacra Famiglia. Parroco della diocesi di Firenze e uno dei fondatori della scuola di evangelizzazione «Sentinelle del mattino di Pasqua», don Gianni è giunto a Prato per parlare di eucarestia e missione. E non è un caso che l’incontro si sia svolto proprio nella chiesa della Sacra Famiglia: lì da 4 anni si svolge l’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, nata da una scommessa lanciata a Prato 7 anni fa da Cristina Tempesti. «Ero rimasta colpita dalla bellezza dell’esperienza dell’adorazione eucaristica, che avevo avuto modo di vivere in una chiesa a Donoratico. Così – racconta Cristina – sentii il desiderio che anche a Prato nascesse una simile realtà». La prima chiesa ad accogliere il Santissimo Sacramento per l’adorazione perpetua, 7 anni fa, fu quella di San Paolo, allora guidata da don Guglielmo Pozzi. «Non è facile – afferma Cristina – portare avanti il servizio di adorazione perpetua. Tutti devono, in qualunque momento, poter contemplare il volto di Cristo, e per questo non deve esservi neanche un momento in cui nessuno è in adorazione. Questo richiede moltissimi volontari, che diano la propria disponibilità anche solo per un’ora a settimana per mettersi in adorazione. A Prato ci sono 900 collaboratori, e per ora non abbiamo mai lasciato scoperto un turno».

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments