5 Giugno 2015

Bar e ristoranti del centro nel mirino di Nas, municipale e Ispettorato del Lavoro: tre locali chiusi e sette lavoratori a nero scoperti


Non solo pronto moda, ma anche ristoranti, pasticcerie, bar, estetisti e tutti quegli esercizi aperti al pubblico che quindi espongono i consumatori a maggiori rischi per la salute: SI allarga il raggio dei controlli effettuati nelle aziende del territorio grazie all’attività condotta dal Nas dei Carabinieri di Firenze insieme alla Polizia Municipale e alla Direzione Territoriale del Lavoro di Prato, che stamani hanno illustrato i risultati dell’operazione “Tessuto chiaro 2”.

Nel solo mese di maggio sono state compiute 9 ispezioni. In centro sono stati controllati 4 ristoranti (tre a conduzione cinese e uno pakistana), un bar gestito da italiani, una rosticceria, una pasticceria, e 2 centri massaggi (attività queste ultime tutte gestite da cittadini cinesi). A conduzione orientale anche i due centri massaggio – in viale della Repubblica e viale Montegrappa – chiusi e poi riaperti a seguito del pagamento delle sanzioni (in un caso i titolari hanno versato 11 mila euro soltanto per le violazioni amministrative).

I controlli nelle nove imprese hanno portato alla chiusura di tre esercizi (due dei quattro ristoranti e la pasticceria, il cui laboratorio era stato allestito in una civile abitazione) per carenze igienico-sanitarie (tutti, tranne uno, hanno provveduto a sanare le irregolarità e hanno potuto riaprire), al sequestro di 300 kg di alimenti, soprattutto carne e pesce, per assenza di etichettatura o del marchio CE, oltre a 300 kg di farina di riso per cattiva conservazione nella pasticceria chiusa e 64mila euro di multe tra sanzioni amministrative e violazioni penali.

Le aziende controllate impiegavano in tutto 32 lavoratori, di cui 7 a nero e di questi 2 erano clandestini. Soltanto un’attività, gestita da pakistani, è risultata regolare sotto tutti i profili. Il bar italiano in centro ha subito sanzioni per le condizioni igieniche carenti.

«Non abbassiamo la guardia sui capannoni produttivi, ma vogliamo un controllo a 360° nelle aziende del territorio per costruire la legalità nel lavoro e sanzionare chi non rispetta le regole – ha detto il sindaco Biffoni – Siamo disponibili verso le imprese che investono e scommettono sulla nostra area, ma sempre nel rispetto delle leggi vigenti».

Questo, come ha sottolineato il Comandante dei Nas di Firenze Fedele Verzola, vale ancora di più per le aziende che trattano alimenti o fanno somministrazione, visti i rischi di intossicazione e altre patologie a cui sono esposti i consumatori: «Non possiamo permetterci zone grigie, perchè si tratta della salute di tutti. Oltre alla repressione degli illeciti, questi controlli hanno anche un effetto deterrente».
«Vengono così tutelati non solo i consumatori – hanno aggiunto il Comandante ella polizia municipale Andrea Pasquinelli e il responsabile della Direzione territoriale del Lavoro Stefano Olivieri Pennesi – ma anche la leale concorrenza, la correttezza del mercato e tutti gli aspetti giuslavoristici». Anche nei prossimi mesi le ispezioni del nucleo proseguiranno soprattutto in esercizi aperti al pubblico che offrono servizi e trattamento degli alimenti.

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bob
bob
8 anni fa

a prescindere dalla nazionalità dei gestori…
spero che non ci si limiti ad “incassare” la sanzione e lasciare che riaprano senza poi verificare che siano risolte le irregolarità igieniche o di sicurezza, dal momento che agli italiani se c’è anche una virgola sbagliata nella compilazione di un documento cartaceo – mentre i lavori svolti ed il comportamento sono assolutamente regolari ed a norma di legge – li fanno penare e li sanzionano quasi da farli fallire !!
in breve, speriamo che i controlli siano sempre frequenti e senza preavviso !

Lorena Bovicelli
Lorena Bovicelli
8 anni fa

Ottimo lavoro, un occhio in più anche a MOLTI locali gestiti da italiani, MOLTI in centro.