“I dati dell’osservatorio economico della Confesercenti dicono che in Toscana il commercio non ha ancora intercettato quella inversione di tendenza che tanto viene decantata; mentre il turismo presenta dati incoraggianti.
In particolare, per quanto riguarda il commercio a Prato, i dati sono altalenanti; insomma, non c’è quel chiaro segnale di ripresa che da tempo attendiamo”.
E’ questo il commento di Mauro Lassi presidente Confesercenti Prato sull’andamento economico della regione e di Prato in particolare.
“Non c’è dubbio che il nostro territorio è economicamente in movimento, anche se non offre spunti importanti e di rilievo – prosegue Lassi.
Scendendo nel dettaglio dei numeri, le imprese registrate alla camera di commercio ad Aprile sono 2077 di cui 234 alimentari 1843 non alimentari; rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si registra una variazione in negativo dello 0,7%.
Nel primo trimestre 2015, invece, le imprese iscritte risultano 37, di cui 4 alimentari e 33 non alimentari, mentre le cessazioni sono 76 (6 alimentari e 70 non alimentari).
Per quanto riguarda il turismo le strutture ricettive, rispetto a Marzo 2014, registrano una variazione in positivo del 3,30% pari ad un aumento di 3 unità per un totale di 94 attività, mentre nel primo trimestre abbiamo un saldo tra aperture e chiusure pari a -2.
Per la ristorazione segnali incoraggianti (sempre rispetto a Marzo 2014) con una variazione in positivo del 4,11% pari ad un aumento di 30 unità per un totale di 760 attività; nel primo trimestre 2015 anche la ristorazione vede un saldo negativo di 13 unità.
I bar mostrano una variazione in positivo del 1,97% pari ad un aumento di 10 unità per un totale di 518 attività, mentre il primo trimestre 2015 registra un saldo negativo tra aperture e chiusure di -6.
“Insomma – conclude Lassi – guardando i dati il distretto pratese naviga ancora in acque agitate dalla crisi.