16 Giugno 2015

Il dottor Luigi Ricci va in pensione, il saluto dell’amministrazione di Montemurlo: “Un professionista sempre disponibile e attento”


Dal prossimo 1 luglio Luigi Ricci, il direttore dell’unità operativa igiene e sanità pubblica della Usl4, andrà in pensione dopo 40 anni di servizio, venticinque dei quali a Prato. Il sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, appresa la notizia, ha voluto salutare ufficialmente il dottor Ricci e questa mattina lo ha convocato in municipio: “Da un lato sono felice, perché il dottor Ricci raggiunge il traguardo della meritata pensione. Ma dall’altro non posso negare che mi dispiace molto perdere un punto di riferimento così importante sul fronte della salute e dell’igiene pubblica. – ha sottolineato Lorenzini -. Un uomo dall’etica professionale straordinaria, sempre disponibile e attento nell’interesse della collettività. Mi auguro che il suo successore sappia mantenere i buoni rapporti e la straordinaria collaborazione che il dottor Ricci aveva instaurato con noi enti locali”.

Luigi Ricci, originario di Allerona in provincia di Terni, dopo aver ricoperto vari incarichi come medico condotto a Bagno a Ripoli e ufficiale sanitario a Campi Bisenzio, arriva a Prato nel 1991 ed assume l’incarico di primario di igiene e sanità pubblica. Dal 1995 al 2000, sotto la guida del direttore generale Carlo Montaini, è stato direttore sanitario della Usl 4 di Prato, per poi riprendere il suo incarico all’unità operativa di igiene e sanità.
“Dedico la mia vita professionale a Prato al ricordo di Carlo Montaini, un incontro davvero molto importante per me. Una persona con la quale ho lavorato bene nel rispetto delle regole e della laicità delle decisioni”, dice commosso il dotto Ricci, che continua: “Ringrazio tutti i cittadini della provincia, da Cantagallo a Carmignano, i vari sindaci che si sono succeduti in questi anni, per l’accoglienza, l’affabilità e la collaborazione che ho trovato a tutti i livelli”. Un pensiero speciale, poi, il dottor Ricci lo ha voluto riservare ai suoi colleghi e collaboratori e alla direzione della Asl, dove ha incontrato “persone di grande spessore umano e professionale”.

Proprio a Montemurlo recentemente il dottor Ricci e l’unità operativa di igiene e sanità pubblica hanno seguito la delicata questione del cemento amianto frantumato a causa della tempesta di vento del 5 marzo scorso e a gennaio il caso del bambino della scuola di Morecci, affetto da epatite A. In quest’ultimo caso, come si ricorderà, il dottor Ricci avviò con prontezza il protocollo sanitario previsto in questi casi con la vaccinazione immediata di tutte le persone che erano entrate in contatto con il bambino malato.
Il dottor Ricci, nonostante la pensione, non starà inattivo, perché l’Università di Firenze lo ha già contattato per pubblicare alcuni sui studi e ricerche sulla tubercolosi.

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