6 Giugno 2015

Mafia Capitale, perquisita la sede del Consorzio Astir. La presidente Giuntoli: “Non siamo coinvolti”


Il Consorzio Astir di Prato è stato perquisito dai carabinieri del Ros nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta su Mafia Capitale della Procura di Roma.
Non risulta tuttavia indagato nessun referente del Consorzio, che raggruppa 22 soggetti, di cui 13 cooperative, attive in ambito socio-sanitario ed educativo. I militari hanno acquisito documenti relativi alla gara per l’assegnazione del servizio Cup (prenotazione visite mediche) della Regione Lazio. Gli inquirenti ipotizzano una serie di manovre atte a turbare la gara di appalto fra alcune cooperative. Tra queste la romana Sol.Co, alla quale il Consorzio Astir – al pari di altre cooperative italiane, anch’esse perquisite – ha fornito un supporto nella procedura di avvalimento.
“Si tratta di una procedura contemplata dalla legge per cui è possibile prestare alcuni requisiti ad un altro soggetto affinchè questo possa partecipare ad una gara. Il tutto a prescindere dai legami sussistenti tra i due soggetti – spiega la presidente del Consorzio Astir Loretta Giuntoli -. Nel nostro caso, se non vado errata, si tratta di una quota di fatturato. È un meccanismo che viene messo in atto all’interno del mondo delle cooperative, per venirsi incontro reciprocamente, nell’ottica della rete”.
Nella sede del Consorzio Astir, in via Sauro, i carabinieri del Ros hanno acquisito il materiale relativo alla procedura di avvalimento e la corrispondenza con Sol.Co. “Siamo tranquilli, abbiamo collaborato e la perquisizione si è svolta in un clima molto sereno”.

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