Ha partecipato al bando giovani coppie del 2012 e ha coronato il sogno di avere una casa popolare, ma adesso deve lasciare l’abitazione perchè il compagno, padre della sua prima figlia, l’ha lasciata. E’ la storia di una ragazza pratese di 24 anni, che ha tre bambine di due mesi, due anni e 4 anni. La giovane abita in uno dei 50 alloggi popolari messi a disposizione tre anni fa dal Comune per le giovani coppie under 35. Tra i requisiti del bando, c’era però quello di essere sposati da non più di due anni o di contrarre il matrimonio entro 12 mesi dall’assegnazione dell’alloggio, pena la revoca della casa. La 24enne però è stata lasciata dal compagno e adesso vive nell’appartamento con il nuovo partner, con cui ha avuto altre due bambine.
“Mia figlia ha ricevuto già cinque o sei avvisi dal Comune e adesso nell’ultima diffida, si spiega che martedi 16 giugno ci sarà lo sfratto. Ha tre bambine piccole, non dorme la notte e non sappiamo cosa fare” – spiega il padre della 24enne, che ha incontrato i servizi sociali e gli assessori, prima Mondanelli e poi l’attuale assessore Luigi Biancalani.
Dal Comune confermano che la ragazza non ha più i requisiti per mantenere l’alloggio e che le è stata proposta una sistemazione in una struttura per giovani madri, oppure di andare a vivere con il padre, che vive in una casa popolare.
“L’alloggio è di 80 metri quadrati e vivo qui con mia moglie e mio figlio, che occupa una stanza molto piccola. Sarebbe un problema ospitare mia figlia e i tre bambini – spiega l’uomo -.Ma anche vivere in una sola stanza con tre bimbi piccoli, in una struttura con altre donne non mi sembra una situazione adeguata. Tra l’altro mia figlia ha anche un canino che finirebbe al canile”.
Ora voglio vedere proprio che cosa farà il sindaco,se avrà il coraggio,lui che è di quella parte che difende i clandestini a spada tratta di buttare fuori di casa una italiana con tre bimbi piccoli!!!!!!
comunque un pò di equilibrio sentimentale forse non farebbe male, e non parliamo del canino.Famiglia esperta a quanto pare.
La colpa non è tanto della giovane mamma quanto di chi le ha inculcato che il matrimonio è un accidente. La legge dovrebbe tutelarlo perché è un bene per la società. Se smettesse di considerare le convivenze come i matrimoni non creerebbe equivoci e situazioni pietose. La casa però deve averla chi si prende gli impegni.
Certo se avverrà lo sfratto è perché italiana e al suo posto, in quell’appartamento, ci mettono cinque o sei profughi.
E se uno si sposa e poi si separa deve lasciare la casa?
biffoni e’ ora di cominciare a fare meno viaggi e a pensare a gli interessi dei pratesi.gia’posso parlare di persone che senza avere un reddito per vivere che dalla giunta del sig.cenni Roberto ricevevano 100 euro al mese e che da quando ce la tua nuova giunta non riceve piu’ nemmeno quella poca cosa di sussidio.non mi riferisco a rom ma a cittadini pratesi.
miryan,per gli italiani non c’e’ piu’ posto,e scommetto che anche tu alle scorse elez. sei una delle tante che ha dato fiducia a biffoni e rossi.
Se hai problemi economici e presumo anche di carattere familiare, non mettere al mondo tre figli entro i 24 anni….
Ritengo che fare figli non sia un diritto da esercitare senza se e senza ma ; è una responsabilità sociale.
Siete proprio pessimisti per natura sicuramente il sindaco trova una sistemazione per questa signora e i suoi figli male che le possa andare il prende in casa lui in fondo e stato eletto per l’interesse dei cittadini ed è li per aiutare tutti.