Se il buco di Moore si mette gli occhiali: dopo le mura Clet “colpisce” anche in piazza San Marco


Dopo aver messo occhi e nasi alle porte delle mura storiche di Prato, l’artista francesce Clet Abraham ha donato un paio di occhiali anche alla scultura di Henry Moore di piazza San Marco. L’installazione ha necessitato l’infissione di un palo nel giardino in cui è collocata la “Forma squadrata con taglio”, che i pratesi hanno affettuosamente ribattezzato “il buco” di Moore.

Clet, che dal 2005 risiede a Firenze, è noto ai più per i suoi cartelli stradali modificati; la realizzazione di interventi urbani che coinvolgano il pubblico è oggi il focus della sua ricerca artistica. Occhi e nasi sono stati montati sulle porte delle città in due fasi nelle scorse domeniche. Oggi è stata la volta di piazza San Marco.
Le installazioni, commissionata all’artista francese dai Lions Club cittadini, resterà visibile per sei mesi.
E così grazie ai nuovi occhiali, il monumento di Henry Moore, che sorge in corrispondenza dell’antica porta Fiorentina, potrà vedere meglio il viale Piave e chissà – arrivare perfino a scorgere il Castello dell’Imperatore.
Nella gallery, da vari punti di vista, il nuovo profilo del monumento.

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Stefania
Stefania
8 anni fa

Spero che nessuno abbia pagato un centesimo né ora e né fra sei mesi per delle stupidaggini così evidenti. L’ arte è questa? Allora basta mettere un cesso di dietro al buco, era più attinente! Ma fate il piacere con queste buffonate

bob
bob
8 anni fa

…voglio sperare sia una cosa temporanea… sembra un personaggio dei fumetti con la bocca aperta e lo sguardo meravigliato…