6 Luglio 2015

Buoni pasto, Confesercenti: “La defiscalizzazione è un passo avanti verso la regolamentazione del settore”


La defiscalizzazione dei buoni pasto elettronici potrebbe portare maggiore gettito verso gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, oltre che semplificazione nella loro gestione e maggiore sicurezza dal rischio truffe. Anche a Prato. A sottolinearlo è la Confesercenti, che interviene a seguito dell’entrata in vigore della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) promulgata lo scorso 23 dicembre, che prevede la defiscalizzazione dei buoni pasto elettronici fino a 7 euro. Il nuovo strumento consentirà tecnologicamente di far rispettare pienamente la Legge e ripristinare la natura stessa del servizio sostitutivo di mensa aziendale. Su questo si esprime Alfredo Dolfi, della giunta della Confesercenti di Prato. “Stiamo parlando di un mercato in Italia del valore annuo di oltre 2,5 miliardi di euro – sottolinea Dolfi – che ha bisogno di essere adeguatamente disciplinato. La prevista defiscalizzazione rappresenta un primo passo verso questa direzione. La Confesercenti aveva più volte sollecitato iniziative che tenessero conto della situazione del settore e consentissero concretamente di tutelare anche i diritti e gli interessi degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, oggi così tanto penalizzati. In particolare, al fine di assicurare un utilizzo più consono del buono pasto, avevamo chiesto l’obbligatorietà, per il consumatore, di un utilizzo giornaliero e, per ogni prestazione, di un solo “buono” presso lo stesso locale. La legge in vigore da domani– aggiunge Dolfi – garantisce la possibilità di tracciare i nuovi ticket elettronici e quindi di scoraggiare eventuali abusi”. La Confesercenti auspica che l’introduzione dei nuovi buoni pasto, insieme alla defiscalizzazione vincolata ad un loro corretto uso, possano contribuire a garantire: maggiore gettito verso i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; estensione della Rete di pubblici esercizi in grado di utilizzare i Buoni Pasto; incremento dei servizi digitali presso i pubblici esercizi (smaterializzazione del buono pasto cartaceo e buono pasto elettronico) con i vantaggi di miglioramento dell’organizzazione e della gestione del servizio, con una semplificazione del processo amministrativo e conseguente riduzione dei costi di gestione; maggiore celerità nei pagamenti; eliminazione del rischio di accettazione dei buoni pasto rubati, falsificati o scaduti; eliminazione di eventuali errori di rendicontazione (fattura automatica) con possibilità di ottenere report giornalieri; eliminazione della necessità di consegna o spedizione dei buoni, con conseguente annullamento del rischio di smarrimenti e furti. “In questo modo – conclude il rappresentante della Confesercenti – non solo si potranno ridurre i rischi di abuso del servizio, ma si assicurerà, al mondo delle imprese della somministrazione, il legittimo riconoscimento per un’offerta sostitutiva di mensa pienamente soddisfacente per il consumatore”.

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