Emergenza droga, 463 tossicodipendenti in città, quasi tutti sotto i 35 anni. Ecco i primi dati degli operatori di strada


“La situazione non è migliorata. Il fenomeno della tossicodipendenza è invariato. Per contrastarlo serve l’aiuto di tutte le forze dell’ordine e della città. Da soli non possiamo farcela”. Il vicesindaco Simone Faggi chiosa così di fronte ai numeri sconvolgenti emersi dopo i primi due mesi dal report del progetto Outsiders. Si parla, nella sola zona del centro storico, in particolare vicino alla stazione del Serraglio, di 463 consumatori contati su 20 uscite effettuate dagli operatori di strada, di cui 300 certi, ovvero visti durante, subito prima o immediatamente dopo l’assunzione o l’acquisto di sostanze stupefacenti: di questi 8 sono minori e ben 210hanno un’età compresa tra i 18 e 25 anni. Altri 140 rientrano nella fascia di età fra 26-35 anni e “solo” 105 hanno più di 35 anni. Molti sono pendolari e vengono soprattutto da Firenze, Pistoia, Lucca e Viareggio. In un giorno sono circa 100 i consumatori sulla piazza pratese. Il progetto Outsiders, finanziato con 8mila euro dal Comune, 8mila euro da Asl e 40mila euro dalla Regione, si rivolge in particolare al recupero e alla riduzione del danno per i tossicodipendenti che frequentano il centro storico e andrà avanti fino al 31 marzo del 2016. “Il tema della tossicodipendenza in città deve essere gestito da tre punti di vista: socialità e lavoro di prossimità, pubblica sicurezza e azioni di Polizia Municipale, lavoro di vicinanza degli operatori di strada – ha sottolineato Faggi – l’idea intanto è quella di rendere strutturale il servizio degli operatori di strada e riproporlo una volta scaduto, insieme con il Progetto Prato portato avanti dal Pin, che allarga l’intervento non solo ai tossicodipendenti”.  Sul fronte della socialità e del recupero degli spazi l’amministrazione ha già fatto alcuni interventi, come la realizzazione del playground al Serraglio, l’apertura del punto Estra in via San Giorgio, l’arrivo della mensa universitaria in via Magnolfi, l’ipotesi di portare nella zona anche Essegiemme e una serie di azioni condivise con il consorzio Le vie del Serraglio. Sul fronte della pubblica sicurezza si registra una costante presenza della municipale nella zona del Serraglio e dintorni.  “In un contesto del genere, l’azione degli operatori di strada, per quanto importante, non basta e non è la soluzione di tutti i mali – precisa il vicesindaco – occorre mettere in campo altro. Occorre uno sforzo maggiore da parte di tutti. Fondamentale sarà la sinergia con le altre istituzioni: Prato rappresenta, purtroppo, un fenomeno singolare rispetto al resto d’Italia”. Il contesto normativo nazionale però non aiuta e lo svuotacarceri non permette il fermo o l’arresto degli spacciatori trovati in possesso di piccole quantità di sostanze stupefacenti. E anche i numeri dicono che la situazione è rimasta pressoché invariata: da gennaio a giugno del 2014 i casi di overdose erano stati 74, mentre nel primo semestre del 2015 sono risultati addirittura 76. Eroina e cocaina sono le droghe più utilizzate e vengono consumate in luoghi all’ aperto, nel caso di maltempo e pioggia invece viene scelto come luogo di consumo il parcheggio delle biciclette o la pensilina sul binario, vicino alle macchinette del caffè. Gli operatori del progetto Outsiders nella loro relazione, hanno anche avanzato alcune proposte: dotare la città di macchinette scambiatrici e bidoncini per i rifiuti taglienti e fornire le farmacie di siringhe da poter vendere singolarmente (cosa che solo una farmacia del centro storico attualmente fa). Suggerimenti che verranno discussi dall’amministrazione comunale, che intanto ha fatto sapere che dal prossimo anno scolastico sarà potenziato il progetto di prevenzione da parte della Asl nelle scuole, a partire dalla terza media, e che sarà presto attivata una campagna massiccia di comunicazione informativa.

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Filippo Santini
Filippo Santini
8 anni fa

E certo, ci volevano gli operatori per dirci quanti tossici c’erano a Prato! Se non ci fossero stati gli operatori non mi sarei nemmeno immaginato che a Prato c’erano i tossici!