“A Prato il Comune non ha intenzione di chiedere gli arretrati dell’Ici alle scuole paritarie”. L’assessore al bilancio Monia Faltoni rassicura i 25 istituti scolastici cattolici e gli altri appartenenti al sistema integrato pratese, preoccupati dalle recenti decisioni della Cassazione. Attraverso due sentenze la Suprema Corte ha dato ragione al Comune di Livorno nella richiesta del pagamento dell’imposta comunale sugli immobili a due scuole cattoliche nel periodo 2004-2009. La notizia è deflagrata come una bomba in tutta Italia e gli oltre 13mila istituti paritari sparsi sul territorio nazionale si sono sentiti in pericolo. “Se Prato dovesse scegliere la stessa strada intrapresa da Livorno non si escluderebbe la decisione di chiudere le nostre scuole”, ha detto ieri Gabriella Melighetti, presidente provinciale della Fism, la federazione che riunisce le materne, scuole che in città ospitano il 40% della popolazione scolastica.
Ma i timori della Fism, degli istituti religiosi e delle cooperative sociali che gestiscono le scuole pratesi vengono rasserenati dalle parole dell’assessore Faltoni: “Per noi chi fa parte del sistema integrato scolastico svolge un servizio pubblico e paritario con gli altri istituti e quindi è esente da Ici e Imu”. Faltoni ancora non ha potuto leggere le sentenze e non si sente di commentarle nello specifico e nemmeno di giudicare la decisione del Comune di Livorno di perseguire le vie legali per far pagare l’Ici alle paritarie, “non giudico l’operato di altre Amministrazioni – sottolinea – avranno avuto le loro ragioni. Anche noi le abbiamo nel confermare quanto ho detto prima sulla scelta di non richiedere tasse sugli immobili alle scuole. Non faremo cassa su questo”. Nei prossimi giorni l’Assessore sarà impegnata insieme ai propri tecnici nel capire l’applicabilità e la portata delle sentenze della Cassazione, “e lo farò senza pregiudiziali ideologiche – tiene a precisare – altrimenti non arriveremo da nessuna parte”.
Non vedo perchè si debba avere un occhio di riguardo a scapito dei cittadini “normali” che non lucrano sulla propria casa e devono pagare… eccome ! No Assessore non ci siamo !!