Fanno discutere i nuovi parchimetri che a partire da settembre saranno installati in tutta la città, a partire dal centro storico. I nuovi apparecchi – su cui Comune ed Essegiemme hanno investito 70 mila euro – rilasceranno il tagliando soltanto dopo che l’automobilista avrà digitato le prime cifre della targa dell’auto. Un modo che nelle intenzioni del Comune dovrebbe servire ad allontanate i parcheggiatori abusivi che in cambio di alcuni spiccioli spesso consegnano agli automobilisti gli scontrini non ancora scaduti.
Ma i pratesi – a giudicare dai commenti alla notizia sul nostro sito e alle reazioni degli utenti del gruppo Facebook “Prato si ribella a qualsiasi sistema di illegalità” – non credono che la novità possa scoraggiare gli abusivi.
“Abbiamo fatto un sondaggio per capire cosa ne pensassero i cittadini, perlomeno i quasi 5000 iscritti a “Prato si ribella a qualsiasi sistema di illegalità” – scrive l’amministratrice del gruppo Facebook Francesca Cadeddu – Sulla base delle esperienze personali di ognuno di noi, più o meno tutti ci troviamo a parcheggiare in Mercatale, i parcheggiatori abusivi stanno lì per indicarti il parcheggio libero, aspettarti insistentemente e spesso seguirti fino a che non dai loro la moneta. A qualche malcapitato è successo di ritrovare la macchina danneggiata a seguito del rifiuto dell’obolo. Mai però è capitato che aspettassero per ritirare il tagliando non ancora scaduto per offrirlo ad altri in cambio di monete e quindi tutti si chiedono, leggendo i commenti, a cosa serva questa soluzione, se non ad un maggiore controllo per l’automobilista e maggiori entrate nelle casse di chi gestisce il parcheggio”.
“Abbiamo raccolto testimonianze di chi ha trovato questi parchimetri in altre città – aggiunge Cadeddu – Silvia ci dice che a Pisa non è cambiato niente “restano accanto al parchimetro offrendoti di scambiare gli spiccioli o di spiegarti come funziona il parchimetro”, Daniele ci dice che a Pistoia “c’erano parcheggiatori, parchimetri e abusivi, quindi paghi e ti rompono pure”. La sicurezza del cittadino è un dovere da parte dell’amministrazione e questi soggetti, tramite le loro azioni (chiamatele di accattonaggio o estorsione ma sempre reati sono) contribuiscono a rafforzare la situazione di insicurezza che già si respira in centro”.
“Pertanto, andando oltre la mera polemica e volendo dimostrare la collaborazione fattiva dei cittadini, siamo tutti concordi nel chiedere ufficialmente all’amministrazione e ad Essegiemme, che sappiamo essere consociate, di risparmiare quei 70.000 euro di parchimetri ed investirli invece nei vigilantes fissi. Ho contattato un amico che si è occupato del parcheggio di Careggi a Firenze e conferma che con la presenza di addetti alla vigilanza (tramite un accordo fra la Firenze parcheggi ed una società di vigilanza privata) il problema si è risolto al 90%. L’altra soluzione prospettata è il ripristino del gabbiotto fisso e ovviamente le sbarre. Speriamo davvero che questa volta il cittadino venga ascoltato”.
Sui nuovi parchimetri interviene anche il presidente di CittadinanAttiva Fabio Baldi che chiede al Comune di far pagare solo il tempo effettivo della sosta. “Come tutti sanno, spesso per non rischiare la multa per ticket scaduto, paghiamo qualcosa in più rispetto alle nostre previste necessità di sosta – scrive Baldi -. Nel rispetto dei Cittadini, facendo programmare i parcometri, sarebbe sicuramente possibile farsi rimborsare il non dovuto oppure avere la possibilità di utilizzare lo scontrino con ancora del credito, in una futura occasione di sosta. Infatti, in produzione ci sono parcometri che consegnano il resto, come altri che prevedono subito il “quarto d’ora di tolleranza” in caso di sforamento del tempo previsto dal ticket, quelli che si pagano con un click e ancora quelli che “gestiscono” abbonamenti a scalare (vedi Ospedale Santo Stefano).
