18 Settembre 2015

Accordo tra Estra-Centria e sindacati: maggiori garanzie per i lavoratori coinvolti dalle gare del gas


E’ stato siglato un accordo tra sindacati regionali di categoria, Estra e Centria Reti Gas che definisce più ampie tutele, rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale, per i lavoratori che dovessero passare alle dipendenze del gruppo Estra a seguito di gare vinte per l’affidamento del servizio di distribuzione gas.
Il decreto ministeriale su questo aspetto dispone, infatti, che siano salvaguardate le condizioni economiche individuali che i lavoratori godevano alle dipendenze del datore di lavoro uscente, limitandone però il riferimento ai soli “trattamenti fissi e continuativi e agli istituti legati all’anzianità di servizio” e soprattutto prevedendo la risoluzione del primo rapporto di lavoro e l’inizio di uno nuovo con il gestore subentrante, con la conseguente applicazione del jobs act.
Una circostanza che si è verificata, nonostante le proteste dei sindacati, per i lavoratori di Centria recentemente passati alle dipendenze di Toscana Energia a seguito dell’aggiudicazione della gara del gas nel Comune di Prato.

Con l’accordo stipulato Estra, Centria e i sindacati hanno concordato sul fatto che le imprese interessate dovrebbero esser messe nella condizione legale di garantire ai lavoratori passati alle dipendenze del nuovo gestore, non solo il mantenimento delle condizioni economiche e normative, ma anche la continuità delle posizioni previdenziali in modo da non dover affrontare costi di ricongiunzione pensionistica.

Per questo, in vista delle prossime gare di distribuzione, Estra e Centria hanno dichiarato il loro intento, in caso dovessero risultare aggiudicatarie, di subentrare nei rapporti di lavoro dei dipendenti trasferiti dal gestore uscente, riconoscendo ai lavoratori tutti i diritti (la continuità pensionistica oltre che le condizioni economiche) a patto che, tale condizione sia vincolante per tutte le imprese partecipanti per assicurare assoluta reciprocità e pari condizioni.
Estra e Centria si impegnano comunque ad applicare ai lavoratori che dovessero passare alle proprie dipendenze per effetto dell’aggiudicazione, l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (nel testo modificato dalla legge 92/2012).

Sempre nell’accordo è previsto inoltre che, se non interverranno modifiche normative, Estra e Centria sosterranno il 50% degli oneri che alcuni lavoratori del gruppo Estra, passati al nuovo gestore in occasione della gara di Prato, dovrebbero sostenere per aver garantito il trattamento pensionistico maturato di cui avrebbero diritto entro pochi anni (in sostanza i lavoratori ex Inpdap che al 31.12.1995 potevano vantare oltre i 18 anni di lavoro). Tutto ciò anche qualora il gestore subentrante non tenesse un analogo comportamento.

“Affermare che i dipendenti sono la principale risorsa di una società – dichiara Paolo Abati, direttore generale di Estra – può essere una semplice dichiarazione di intenti. Con questo accordo invece dimostriamo, con i fatti, che, per il nostro gruppo, le persone sono il vero capitale su cui contiamo. La responsabilità sociale di impresa, per noi, non è vuota di contenuti, ma si traduce in impegni concreti.”
“E’ un accordo che va nella giusta direzione ovvero quella che le gare del gas non possono essere fatte risparmiando sul personale – afferma Massimo Guerranti, Segretario Genenerale Femca Cisl Toscana -. Infine stabilisce un principio ovvio che oggi non è più scontato che i lavoratori che passano da un’azienda ad un’altra non possono essere neo assunti. Adesso lavoreremo per raggiungere gli stessi obiettivi con le altre aziende del gas operanti in Toscana”.
“Sicuramente un passo in avanti importante – dichiara Marisa Grilli ella Filctem CGIL Toscana – per garantire che le gare per la distribuzione del servizio del gas non si riducano alla sola compressione dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Riteniamo infatti che un quadro condiviso di regole e procedure di garanzia sia il modo migliore per evitare impropri vantaggi competitivi che rischiano di penalizzare i lavoratori, le aziende e le comunità locali. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile realizzare un miglioramento dei livelli di servizio, della sicurezza e una riduzione delle tariffe per le imprese e i cittadini”.

La posizione della UILTEC Regionale, espressa da Franco Marrelli anche nell’incontro tra sindacati e Regione Toscana dei giorni scorsi, verte su due aspetti: il primo inserire nei bandi di gara una clausola per disinnescare sia il Jobs Act sia tutte le dinamiche dei diritti e della previdenza dei lavoratori; il secondo un interessamento della Regione Toscana, promotrice presso il Governo, per la risoluzione della problematica per tutte le Regioni e tutti gli ATEM.

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