16 Settembre 2015

Assegnazioni delle supplenze, proteste e tensione al Buzzi: i neo abilitati fanno intervenire le forze dell’ordine


Hanno studiato duramente, sostenuto esami e pagato tasse per ottenere l’abilitazione. Ma arrivati a un passo dall’assegnazione dell’incarico, si sono visti negare un diritto sancito – tengono a precisare – da apposito decreto ministeriale.

Mattinata convulsa, quella di stamani, all’istituto Buzzi per gli abilitati TFA, i circa 60 neo professori convocati in viale della Repubblica per la nomina delle supplenze alle scuole medie e superiori del territorio provinciale.

Il pomo della discordia è l’accesso prioritario in terza fascia – una delle tipologie di graduatoria – per l’assegnazione dei posti a scadenza: una misura che potrebbe garantire lavoro ai giovani insegnanti, impegnati per qualche mese o addirittura per un anno. Invece, niente da fare, almeno per il momento. Il motivo sarebbe l’impossibilità di calcolare il punteggio aggiornato. Di qui, la rabbia dei precari che hanno deciso di far intervenire la Polizia e far sentire la loro voce.

“Ci sono dei decreti ministeriali che dicono che noi, abilitati TFA, abbiamo questa precedenza – spiega uno di loro, Giulio Braccini -. Stamani, un po’ per caos, un po’ per paura di ricorsi incrociati, le segreterie delle scuole provinciali di Prato hanno deciso di negarci questa precedenza e quindi abbiamo fatto intervenire le forze dell’ordine”.

“C’è un problema di responsabilità, prima di tutto del Governo, perché le direttive nazionali non sono chiare. L’ultima circolare è di ieri e le scuole non sono in grado di aggiornarsi continuamente – rimarca Daniele Monticelli della Flc-Cgil -. C’è poi un problema di direttive chiare da parte dell’Ufficio scolastico che dovrebbe raccordarsi per evitare che nei territori si prendano decisioni in un senso o in un altro, creando situazioni di incertezza che vanno a discapito solo dei lavoratori”.

Per adesso la questione resta congelata: la decisione dei vertici scolastici è arrivata subito dopo pranzo, con l’interruzione delle assegnazioni. Le parti si aggiorneranno venerdì mattina all’istituto Datini con una nuova convocazione. E’ in quella sede che i diretti interessati decideranno sul da farsi: gli abilitati TFA hanno infatti già promosso una raccolta firme e valuteranno se presentare o meno ricorso nelle prossime settimane.

G.G

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Catia
Catia
8 anni fa

Io ero la’ e posso confermare il caos, il caldo e la mancanza di rispetto. Le convocazioni erano per le 8.30 e hanno cominciato alle 10 senza darci spiegazioni. Rettifico la vostra notizia aggiungendo oltre agli abilitati TFA, quelli abilitati tramite PAS.