30 Settembre 2015

La sfilata di “Imbastire un sogno, cucire un’idea” vola a Pechino: il progetto di Confartigianato Imprese Prato pensa in grande


“Imbastire un sogno, cucire un’idea” sbarca a Milano e si prepara a stregare Pechino: il progetto ideato da Confartigianato Imprese Prato (che consiste in un concorso di modelli di abbigliamento di giovani stilisti, che si trasforma poi in una sfilata) è giunto alla sua settima edizione e giovedì scorso è stato protagonista di Italian Makers Village, nel capoluogo lombardo. Circa un centinaio i partecipanti e quindici gli stilisti finalisti, che hanno visto sfilare le loro creazioni e che porteranno la loro genialità anche nella capitale della Cina, per la fashion week orientale, alla fine di ottobre. Tra questi anche una pratese, Elisa Rotolo, classe 1990, studentessa della Scuola Enia Lucarelli.
Un evento importante anche per confermare l’importanza del Made in e della qualità, in una città come Prato prima in Italia per il rischio di contraffazione nel settore del tessile-abbigliamento. In questo senso, volare in Cina con questo progetto rappresenta un segnale forte.
“La cultura di guadagnarsi meriti nella bellezza e nello stile italiano – sottolinea Andrea Belli, presidente di Confatigianato Imprese Prato – senza strizzare l’occhio alla logica della contraffazione è un messaggio importantissimo. Il mondo artigiano, anche nei momenti di crisi, segue sempre la qualità e rifugge le scorciatoie. Questa strategia paga, come testimonia questo concorso”.
Un progetto che rappresenta anche una speranza: lo scorso anno uno dei vincitori ottenne la possibilità di fare uno stage da Cavalli, poi rinnovato dalla stessa azienda. Un’opportunità legata a doppio filo a questo concorso, che in sette anni è cresciuto in maniera inaspettata.

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