18 Settembre 2015

Pulizia e cura del verde, i detenuti al servizio del giardino di Sant’Orsola


Dopo una stagione estiva da tutto esaurito, il giardino di Sant’Orsola si prepara a fare il bis. O meglio, il tris: sono infatti tre i soggetti che hanno deciso di unire le forze per portare avanti il progetto di riqualificazione dello spazio verde all’interno delle mura cittadine.

Oltre al Consorzio Santa Trinita e ai volontari dell’associazione “Amici del Centro di Scienze Naturali” – già impegnati dallo scorso luglio -, scenderà a breve in campo anche la sezione pratese dell’ufficio Esecuzione Penale Esterna. Proprio l’ufficio selezionerà a rotazione quattro persone – detenuti sottoposti a misure alternative al carcere o soggetti all’istituto della messa alla prova – che potranno così rendersi utili in una zona un tempo in mano a criminalità e degrado.

“Una doppia convenzione, che va a legare il mondo del volontariato a quello delle istituzioni – sottolinea il presidente del ConsoRzio Santa Trinita, Francesco Querci -. Apparentemente due mondi diversi, ma che in questo progetto dialogano e collaborano per un obiettivo comune, ovvero il recupero di un pezzo importante della città”.

I soggetti scelti dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna entreranno in servizio già nelle prossime settimane, probabilmente agli inizi di ottobre. Si occuperanno, nello specifico, della manutenzione e della pulizia del parco, ma anche della custodia. Al loro fianco, gli altri ‘angeli di Sant’Orsola’. Tutti supportati dal Comune, che grazie alla passione e all’impegno di residenti e commercianti ha riscoperto, vivo più che mai, un quartiere tra i più belli della città.

“Ci fa piacere che il Consorzio Santa Trinita abbia preso, in un certo senso, spunto dall’azione dell’Amministrazione – rimarca l’assessore al Bilancio Monia Faltoni -. Noi già da tempo, grazie ad un accordo di collaborazione con Asm Servizi, abbiamo garantito l’impiego di persone con un simile percorso. Si tratta di soggetti sottoposti a pene alternative o a prova che noi utilizziamo per la manutenzione di alcuni giardini del territorio. Non possiamo quindi che essere soddisfatti di questo progetto – conclude – che va nella direzione del bene comune”.

Giulia Ghizzani

 

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