26 Ottobre 2015

L’Istituto studi storici postali di Prato protagonista di una mostra al Quirinale FOTO


Giorni intensi per l’Istituto di studi storici postali onlus, che è intervenuta su due fronti particolarmente prestigiosi. Al Quirinale, a Roma, è in corso la mostra “La Grande guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana”, curata dal vicedirettore Bruno Crevato-Selvaggi e che vede l’Istituto pratese tra i collaboratori. Già visitata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, impiega i documenti postali anche per raccontare i due conflitti del Novecento. Resterà aperta ancora per un paio di giorni, fino al 28 ottobre, dalle 10 alle 18, tranne il lunedì; l’ingresso è gratuito se ci si prenota sul sito del Quirinale, altrimenti costa 1,50 euro.

Dal 23 al 24 ottobre, invece si è svolta la seconda iniziativa, in collaborazione con Poste italiane. A Firenze, presso la fortezza da Basso, la società che sta per andare in Borsa ha firmato “Italiafil”, il salone dedicato al francobollo. Qui i visitatori hanno potuto trovare stand dei commercianti, allestimenti e realtà associative. La manifestazione è dedicata al secolo e mezzo di Firenze capitale; tra le iniziative collegate, la rassegna di letteratura specializzata voluta dall’Unione stampa filatelica italiana, “I francobolli granducali in letteratura”. È curata da Giancarlo Morolli e Roberto Monticini, ma buona parte dei materiali presenti (in particolare libri ed articoli tratti dalla stampa) proviene dalla biblioteca dell’Issp.

L’Istituto di studi storici postali ha avviato la campagna di adesione 2016. Anche per il prossimo anno, la quota associativa sarà di 40 euro. “Il nostro patrimonio – commenta il direttore, Andrea Giuntini – è praticamente unico in Italia, perlomeno per la mole e per l’organizzazione. È sempre un piacere – oltre che un obiettivo statutario – condividerlo con appassionati e studiosi, anche in momenti temporanei come sono le mostre”.

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