Oltre 360 kg di rifiuti sequestrati, sigilli ad un’azienda e quattro persone denunciate. E’ il bilancio dell’operazione eseguita ieri sera dalla polizia nel corso di un’attività di controllo del territorio in piena Chinatown. Erano le 21,30 circa quando gli agenti hanno sorpreso alcuni cinesi mentre stavano trascinando con fatica dei grossi scatoloni e sacchi contenenti rifiuti speciali e scarti tessili, per poi buttarli all’interno di alcuni cassonetti situati in via Filzi, all’incrocio con via Palestro. Alla vista dei poliziotti gli orientali si sono dati alla fuga, uno di loro è stato rincorso e bloccato. Si tratta di un quarantanovenne cinese clandestino. L’uomo aveva con sé un mazzo di chiavi che hanno consentito alla polizia di risalire ad uno stanzone industriale situato nella vicina via Palestro. All’interno del capannone, sede di una ditta di confezioni, gli agenti hanno rinvenuto altri grossi scatoloni e sacchi di plastica contenenti scarti tessili simili a quelli gettati nei cassonetti di via Filzi. Identificati anche sette operai cinesi intenti a lavorare, due dei quali clandestini. Nei confronti del titolare della ditta, un trentaseienne cinese, non presente in quel momento, è scatta la denuncia per sfruttamento di manodopera clandestina. Denunciati anche i tre orientali non in regola, uno dei quali è stato deferito anche per il reato di abbandono abusivo di rifiuti speciali. Sequestrata l’attività produttiva insieme a 360 kg di scarti tessili.
Foto d’archivio
