Sequestro Baldassini, quarant’anni dopo. Spunta una telefonata nella notte di capodanno. Fu sciacallaggio? VIDEO


Una telefonata nella notte di capodanno 1976 che annunciava la liberazione di Piero Baldassini, sequestrato a pochi metri dalla sua villa di Gonfienti il 10 novembre del 1975. Erano passati cinquanta giorni, la famiglia aveva pagato il riscatto ma ancora non c’era nessuna notizia del sequestrato. I familiari si precipitarono sul luogo indicato da quella telefonata ma di Piero non ci fu traccia. Fu un depistaggio? Fu uno sciacallaggio? Anche perché, secondo la ricostruzione della tragica vicenda, ritenuta valida anche processualmente, il giovane imprenditore era già stato ucciso quattro o cinque giorni dopo il sequestro.

L’episodio è spuntato ieri sera durante “Intorno alle nove”. Una trasmissione speciale, condotta dal nostro direttore Gianni Rossi, con la presenza del giornalista del Tirreno Paolo Toccafondi e dell’imprenditore Antonio Lucchesi. Proprio il noto industriale, che all’epoca era vicepresidente dell’Unione Industriale, quella sera – in segno di solidarietà e di amicizia – si recò a far visita a Dino Baldassini, il padre di Piero, e assistette alla telefonata.

La trasmissione è stata dedicata al sequestro e all’omicidio a pochi giorni dal quarantesimo anniversario: fu un fatto che scosse Prato e l’Italia intera. Eppure oggi se ne è persa quasi la memoria. Per questo Toccafondi ha realizzato un docufilm dal titolo: “Baldassini, l’epopea e la tragedia”, trasmesso da Tv Prato al termine di Intorno alle nove.

Guarda la puntata integrale di Intorno alle Nove

 

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