14 Ottobre 2015

Trasporto pubblico in Toscana, l’amarezza di CAP: “Abbiamo il progetto migliore, RATP va avanti solo per il ribasso”


La CAP è fuori dalla gestione del trasporto pubblico in Toscana e si appresta a fare ricorso, a seguito della comunicazione, effettuata in data odierna dalla Regione, dei risultati ufficiali dell’offerta tecnica e l’entità dell’offerta economica relativi alla gara regionale per l’affidamento del trasporto pubblico. Dopo l’apertura delle buste con le due offerte, infatti, a prevalere è stata Autolinee Toscane, che fa capo al colosso francese dei trasporti RATP; Mobit (il consorzio di aziende di trasporti locali di cui fa parte anche CAP) resta dunque fuori dai giochi. La gara assegna la gestione del trasporto pubblico locale in Toscana per i prossimi 11 anni. Autolinee Toscane si sarebbe aggiudicata la gara in virtù di una offerta al ribasso più vantaggiosa di quella di Mobit.

“Abbiamo l’offerta migliore” – Mobit intanto esprime amarezza e disappunto, con una nota a firma del presidente Andrea Zavanella. “La proposta degli operatori toscani – sottolinea Zavanella – garantisce ai cittadini e ai lavoratori del settore un maggior numero di autobus nuovi, un livello occupazionale più elevato, un numero doppio di paline intelligenti per l’informazione in tempo reale, nonché il coinvolgimento dei piccoli operatori locali (azzerati nel progetto del concorrente). A fronte del progetto tecnico di Mobit, superiore in termini qualitativi e quantitativi, il concorrente francese potrebbe ricevere dalla Regione l’aggiudicazione della gara unicamente per l’effetto di un’esigua differenza del ribasso per circa 3 milioni su un giro d’affari di circa 400 milioni di euro all’anno. Vantaggio sul profilo economico finanziato dai tagli al personale e dal peggioramento delle condizioni di lavoro. Riteniamo comunque che la Commissione di gara accerterà nei prossimi giorni l’insussistenza dei requisiti di partecipazione di Autolinee Toscane, che svolge appena un centesimo del servizio regionale, e che non può eludere tale limite con il ricorso a quelli della sua capogruppo RATP, monopolista a Parigi, in territorio al riparo da ogni confronto di mercato, e quindi anch’essa da escludere in base alla normativa italiana e comunitaria. Osserviamo infine che dei sette partecipanti qualificati, il solo soggetto a concorrere contro gli operatori locali è stato il gruppo RATP, l’unico a beneficiare di vantaggi competitivi derivanti dal suo status di monopolista al riparo dal confronto di mercato”.

Stamani l’apertura delle buste – Sono state aperte questa mattina le buste contenenti l’offerta economica delle due aziende, Mobit (consorzio di cui fa parte CAP) ed Autolinee Toscane, che hanno partecipato alla gara europea per l’affidamento in concessione per i prossimi 11 anni dei servizi di trasporto pubblico effettuati con bus sull’intero territorio regionale. Oggi si è tenuta nella sede della Regione Toscana a Novoli la terza seduta pubblica della commissione di gara. Nel corso della seduta sono stati letti i punteggi attribuiti ai partecipanti per la parte di offerta tecnica: Mobit ha avuto 60 punti; Autolinee Toscane 59,54 punti. L’apertura delle buste ha inoltre consentito di conoscere l’offerta economica fatta dalle aziende (per la quale è prevista l’attribuzione massima di 40 punti). E’ stata data lettura del ribasso proposto: Mobit ribasso 1,75% e Autolinee Toscane 3,0003%.

Prosegue ora il lavoro della commissione, che dovrà leggere i piani economici e finanziari allegati alle offerte, valutarne la coerenza e la correttezza. Quella che si apre adesso sarà una fase fondamentale i cui esiti saranno resi noti nella quarta, ed ultima, seduta pubblica, così come l’attribuzione finale dei punteggi e l’individuazione dell’aggiudicatario provvisorio. Seguiranno la verifica dei requisiti, l’atto di aggiudicazione definitiva e quindi la stipula del contratto di concessione. Una prima valutazione positiva circa gli esiti della gara riguarda il complessivo rinnovo del parco autobus proposto: entrambi i concorrenti, infatti, si sono impegnati a sostituire nel corso degli 11 anni di contratto i 2100 autobus più vecchi tra i 2900 in servizio sul territorio regionale. Il rinnovo del parco mezzi sarà un contributo fondamentale per migliorare le condizioni di viaggio dei cittadini, la sicurezza e l’efficienza del servizio oltre che per migliorare la qualità dell’aria.
La gara unica tpl – La riforma del Tpl in Toscana, varata a fine 2010 (lr 65/2010) per reagire a pesanti tagli ai trasferimenti statali, è divenuta l’occasione per una totale rivoluzione dell’attuale sistema di trasporto pubblico su gomma. Si è partiti da una situazione dove operavano 14 diverse aziende di trasporto per arrivare ad un solo gestore, con il quale verrà sottoscritto un contratto valido per 11 anni (inizialmente erano previsti 9 anni, ma successivamente ne sono stati aggiunti altri 2, in coerenza con le normative europee, in ragione dell’investimento richiesto per il rinnovo dei bus). In occasione della gara è stata ripensata anche la rete dei servizi, cioè la rete delle linee, ottimizzata in modo da evitare sovrapposizioni tra mezzi pubblici e da essere più aderente alle attuali necessità dei cittadini. La nuova rete dei trasporti offrirà servizi per 100 milioni di Km/anno, prevederà un potenziamento dei servizi nelle città e soluzioni mirate nelle aree a domanda debole. La base di gara è pari a 2,77 miliardi euro per tutti gli 11 anni di contratto, a cui si aggiungono circa 190 milioni di euro per l’acquisto di nuovi bus. Il valore complessivo della gara, comprensivo dei ricavi derivanti da biglietti ed abbonamenti, è pari a circa 4 miliardi. Sarà garantita la tenuta dell’occupazione in base all’accordo del 12 settembre 2013 con i sindacati la Regione ha destinato 81,5 milioni di euro alla tutela dei livelli occupazionali.

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Caio
Caio
8 anni fa

Ecsperiamo che i Francesi ci daranno in vero servizio pubblico!