Anche a Prato si potrà ricorrere alla cosiddetta “soft surgery”, la chirurgia non ablativa: ovvero, quella che non ha bisogno di bisturi e che ha “impatti minimi” sul paziente, con una ripresa molto più rapida rispetto alla tradizionale chirurgia. Parola di Paola Mannelli, il medico che ieri, durante un convegno organizzato a Prato dall’associazione di cui è presidente, ha illustrato i benefici di una tecnica applicabile anche ad ambiti molto diversi. “E’ una tecnica poco invasiva e che permette una guarigione veloce e un rapido ritorno alla vita quotidiana – spiega Mannelli – si possono curare dalle macchie della pelle ai fibromi e non prevede medicazioni particolari”. Mannelli ha in programma nelle prossime settimane alcune dimostrazioni per illustrare le caratteristiche di questa tecnica.