Il centro non è a misura di disabile: a dirlo sono l’Associazione Nazionale Mutilati e invalidi civili e l’Associazione Toscana Paraplegici, che in vista della giornata internazionale della disabilità del 3 dicembre hanno in ponte una protesta di fronte al Comune per sottolineare tutte le criticità. Il primo problema che rende il centro inagibile alle carrozzine sembra essere un’ordinanza della scorsa Giunta che vieta il parcheggio anche ai diversamente abili nelle principali piazze, cosa che invece prima era possibile. “Tutto ciò ha reso impossibile – sono le parole di Lara Giacopelli, presidente Anmic Prato – l’arrivo in centro storico per quel che riguarda i disabili, sia per chi ha carrozzine che per chi ha difficoltà di deambulazione. E a questo si aggiungono le condizioni della pavimentazione, non sempre al meglio”.
E mentre Umberto Materassi dell’associazione paraplegici invita il sindaco Biffoni a fare un giro in carrozzina per le vie del centro, restano da risolvere altre criticità, come ad esempio le pensiline degli autobus (solo una di queste in centro storico è attrezzata per l’agile discesa delle carrozzine), la questione dei bagni pubblici, chiusi due anni fa per problemi di ordine e mai riaperti, e infine le temperature percepite alla piscina al villaggio Gescal, inammissibili per la riabilitazione. “Ho letto sui giornali di diversi investimenti sulle strutture – sottolinea Materassi – ma non mi pare che le piscine siano incluse. Andiamo a nuotare e a fare riabilitazione in una piscina che da due anni è senza riscaldamento; e gli operatori svolgono il loro servizio in muta dal freddo che fa”.
Tutto questo dopo l’esito – a loro dire insoddisfacente – del tavolo di ieri pomeriggio in Comune, a cui partecipano diverse associazioni che rappresentano i diversamente abili, in cui diversi di questi punti non sono stati toccati.
