19 Dicembre 2015

In 140 a cena col comitato per finanziare le analisi ambientali sull’inceneritore di Baciacavallo


Erano in circa 140 alla cena di autofinanziamento organizzata dal comitato cittadino “Difendiamo la nostra salute” al circolo di Castelnuovo. A fare numero anche alcune classi delle scuole elementari di Paperino e Fontanelle: “Siamo contenti che queste classi abbiano scelto di fare qui la loro cena di fine anno” spiega Ilaria Bondi, membro del comitato “ovvero che abbiano scelto consapevolmente di finanziare e sostenere le nostre future attività”. Il comitato ormai da mesi si sta occupando della questione dell’inquinamento dell’area intorno all’inceneritore di Baciacavallo. “Come comitato andiamo a fare quelle verifiche che dovrebbe fare il Comune, cui dovrebbe stare a cuore la salute dei cittadini” continua Bondi “solo che per fare queste verifiche ci vogliono soldi: allora tentiamo di finanziarci con queste cene”. Alla precedente cena del comitato erano intervenuti 40 cittadini. Presente alla serata anche Gianfranco Ciulli, del coordinamento dei comitati per la Salute della Piana con cui i membri di “Difendiamo la nostra salute” sono entrati in rete. Alla fine della cena, Ciulli ha preso la parola esprimendo la propria soddisfazione per l’ultimo sviluppo della vicenda di Baciacavallo: durante un incontro avvenuto ieri in palazzo della Provincia tra rappresentanti di Arpat, Asl, Comune e Provincia, l’area di piazzale Palasaccio da “industriale”, quale era stata classificata dalla Conferenza dei servizi dopo i campioni rilevati da Arpat positivi a diossine e furani, è tornata ad essere “residenziale”. Non cambia solo la denominazione, cambia lo stesso destino dell’area al centro delle polemiche, che adesso dovrà essere ulteriormente esaminata e sottoposta a bonifica.

 

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