23 Dicembre 2015

Provincia, ecco cosa cambia: dal 1 gennaio 44 persone trasferite, competenze su scuole e strade


Dal 1° gennaio 2016 la Provincia di Prato ha un nuovo volto, in sostanza assume concretamente l’identità dell’ente di area vasta disegnato dalla Legge Del Rio prima e dalla legge regionale poi. Il riordino delle funzioni provinciali trasferisce alcune competenze alla Regione e ai Comuni, strutturando il nuovo ente su un pacchetto di compiti fondamentali che interessano principalmente le strade provinciali e le scuole superiori.
Le funzioni fondamentali che restano alla Provincia riguardano anzitutto la programmazione provinciale della rete scolastica e l’edilizia scolastica. Le scuole medie superiori del territorio sono 11, con circa 10.500 iscritti.
Altra funzione fondamentale riguarda la costruzione e gestione delle strade provinciali e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade regionali per un totale – tra strade provinciali e regionali – di circa 80 chilometri.
Sul trasporto pubblico l’ente mantiene la funzione di pianificazione e programmazione dei servizi extraurbani e di coordinamento della rete territoriale.
Tra i punti più importanti quello che riguarda il personale: dal 1 gennaio saranno infatti attivi i trasferimenti relativi alle funzioni che passano di mano, circa 40 persone alla Regione e 4 al Comune di Prato. Dei 140 dipendenti che la Provincia aveva all’inizio del 2015 ne resteranno nel 2016 una sessantina. Oltre ai trasferimenti ci sono stati una serie di pensionamenti e alcune mobilità verso il Ministero di Grazia e Giustizia.
Diventano regionali la programmazione e la gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro, in sostanza i Centri per l’impiego. Sarà garantita la continuità dei servizi sulle funzioni di collocamento, incrocio domanda-offerta, disoccupazione, orientamento e integrazione con la formazione. La sede di via Galcianese 20 funzionerà con gli stessi orari e la FIL continuerà ad offrire i medesimi servizi. A Palazzo Novellucci ci saranno gli uffici regionali territoriali per quanto riguarda agricoltura, gestione rifiuti, difesa del suolo, qualità dell’aria, inquinamento acustico e tutela delle acque, valutazioni e autorizzazioni ambientali, gestione energia compreso il controllo degli impianti termici di climatizzazione, oltre all’ufficio regionale del lavoro.

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