Ventitre anni lui, meno di quattordici lei. Si sono conosciuti ai giardini di San Paolo e tra i due è nata una relazione finita sotto inchiesta dalla Procura di Prato. La vicenda è molto delicata perché coinvolge un minore e i contorni non sono ancora molto chiari.
I fatti risalgono a due mesi da, sappiamo che l’uomo, un giovane pakistano, si è «fidanzato» con una ragazzina italiana tredicenne, con la quale il rapporto sarebbe stato tutt’altro che platonico. Il loro amore sarebbe culminato in quella che generalmente viene chiamata «fuitina», un viaggio a Roma all’insaputa dei genitori di lei, infuriati per questa situazione.
Per la legge gli atti sessuali con un minorenne – a meno che uno dei due non abbia tredici anni e la differenza d’età superiore i tre anni – è reato secondo quanto previsto dal codice penale all’articolo 609 quater. Oltre alle testimonianza della minorenne, che ha confermato di aver avuto rapporti completi con il ventitreenne, a conferma ci sarebbero foto inequivocabili scattate con un cellulare.
Dopo essere tornata a casa dalla fuga d’amore a Roma, la ragazzina ha raccontato tutto ai genitori che immediatamente si sono rivolti alla polizia. Il sostituto procuratore Antonio Sangermano ha aperto un fascicolo e gli inquirenti hanno ottenuto mandato di comparizione per il fidanzato pachistano e un decreto di perquisizione nella sua casa, ma dell’uomo si sono perse le tracce, tanto che in questo momento è irreperibile. Adesso le forze dell’ordine sono impegnate ad individuarlo per riuscire a capire da lui come sono andate le cose.
