30 Gennaio 2016

A Prato 1753 procedimenti per reati di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nicolosi: “Dal Ministero totale assenza di decisioni”


Sono stati 1753 i procedimenti iscritti contro soggetti noti per reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro a Prato nell’anno 2015, e ben 1.557 hanno riguardato soggetti di nazionalità cinese”. Lo ha annotato il procuratore generale facente funzioni a Firenze, Francesco D’Andrea, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Nel suo discorso D’Andrea ha sottolineato l’efficacia “dei controlli ispettivi eseguiti in attuazione del Piano straordinario della Regione per i controlli alle ditte. “Dei 1.557 procedimenti a carico di soggetti cinesi – ha continuato – la procura di Prato ne ha definiti 1.372, dei quali 432 con avvisi di conclusione delle indagini e 918 (l’85%) con istanza di archiviazione per avere gli indagati adempiuto alle prescrizioni”. Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha ricordato come a Prato vivano 43 mila extraeuropei regolari, di cui 28 mila cinesi, e ha parlato di “pressoché totale assenza di decisioni da parte del ministero della giustizia che non ha mai provveduto ad adeguare alle necessità gli organici degli impiegati addetti alla procura, che sono scandalosamente insufficienti”. Sull’apertura dell’anno giudiziario è intervenuto anche il governatore della Regione, Enrico Rossi: “Un importante riconoscimento per quanto siamo riusciti a fare fino a oggi e per l’impegno che intendiamo mantenere e consolidare anche nel futuro, nella convinzione che a pagare siano non le iniziative clamorose ma il lavoro giorno dopo giorno. E’ questo impegno, nel quadro di una forte collaborazione istituzionale, che fa in modo che si affermi la legalità”.  “Quanto abbiamo fatto con questo progetto – ha proseguito Rossi – in collaborazione con le procure e le aziende sanitarie, è un modello che replicheremo su altri versanti. Credo – ha chiosato Rossi – che possa essere un ottimo riferimento anche per altre realtà italiane che intendono impegnarsi fino in fondo nella difesa della legalità”. 

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