19 Gennaio 2016

Contraffazione “made in China”, critico Milone: “La commissione parlamentare ha scoperto cose che sapevamo già”


Monta la polemica attorno alla Relazione della commissione parlamentare sulla contraffazione in città, i cui risultati sono stati resi noti ieri: il dossier ha evidenziato in particolare come a Prato esista un sistema radicato “made in China”. Di qui, la necessità di norme più severe.

Critico il capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone. “Dopo un anno di lavoro la commissione ha sfornato una relazione che ha permesso ai pratesi di venire a conoscenza che la contraffazione è in mano ai cinesi – sottolinea Milone – Innanzitutto mi piacerebbe sapere quanto è costato ai contribuenti quest’anno di lavoro della commissione parlamentare. Era sufficiente una sola audizione con la Guardia di Finanza per arrivare alle stesse conclusioni. L’altro particolare interessante che è emerso consiste nel trasferimento illegale in Cina, attraverso i money transfer, di milioni di euro, frutto dello sfruttamento del lavoro nero e dell’evasione fiscale. Anche in questo caso bastava chiedere, sempre alla stessa Guardia di Finanza – conclude Milone – per avere notizie sull’operazione fatta alcuni anni fa che quantificò in circa 5 miliardi di euro in 4 anni i soldi trasferiti illegalmente in Cina”.

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Caio
Caio
8 anni fa

Homo sapiens