13 Gennaio 2016

Arrestati due coniugi poliziotti: permessi di soggiorno in cambio di soldi e regali. Il procuratore Nicolosi: “A Prato tasso patologico di corruzione”


Soldi, telefoni di ultima generazione e altri regali, in cambio di permessi di soggiorno a cittadini cinesi. A distanza di 5 anni dall’inchiesta Permessopoli, il copione è lo stesso e anche in questo caso la Procura ha affidato alla Questura il compito di fare pulizia al proprio interno: due coniugi poliziotti, Maria Cristina Massaro, 48 anni, e Roberto Brunetti, 50 anni, sono finiti agli arresti domiciliari per il reato di corruzione aggravata e continuata. Secondo l’accusa la prima, vicedirigente dell’ufficio immigrazione, procurava permessi di soggiorno sulla base di documenti falsi, con l’aiuto del marito, ispettore della Digos. Quest’ultimo, da un anno e mezzo, si è visto poco in servizio: entrava e usciva dalla malattia, ma in realtà aveva preso a lavorare a nero in un’azienda pratese di trasporto valori. Per questo è indagato anche per falso ideologico continuato assieme al suo medico curante. I colleghi della squadra mobile hanno arrestato Brunetti ieri mattina proprio mentre stava per recarsi a Empoli per il “secondo lavoro” e anche la moglie nell’occasione era pronta a fare la staffetta con lui pur avendo formalmente chiesto un giorno libero dalla Questura per assistere la figlia malata. 

Oltre alla coppia dovranno rispondere di corruzione anche una consulente del lavoro italiana, 43 anni e un’imprenditrice cinese (61 anni) – quest’ultima finita ai domiciliari – che operavano da intermerdiari presso la comunità cinese. Le indagini sono partite circa sei mesi fa dalla collaborazione della consulente del lavoro, già coinvolta in un’altra inchiesta. Ha ammesso di aver preso circa duemila euro per sistemare ciascuna pratica, “una piccola cifra” secondo le sue parole, che veniva girata interamente ai due poliziotti infedeli.
Non è chiaro quanto sia ricco il tesoretto messo da parte con patti corruttivi da parte dei due coniugi, che secondo gli inquirenti hanno un tenore di vita elevato. Il pubblico ministero Laura Canovai aveva chiesto la detenzione in carcere per i due agenti; il gip ha disposto invece i domiciliari.

Il procuratore capo Nicolosi ha espresso parole dure contro un fenomeno, quello della corruzione di pubblici ufficiali nei rapporti con la comunità cinese, che si ripresenta indagine dopo indagine. “La priorità del mio ufficio è prosciugare questa palude di connivenza, melmosità, appiattimento e scambio che si viene a creare tra controllori e controllati. Qui si è superato il tasso fisiologico di corruzione e siamo ad un tasso patologico di corruzione” ha detto il procuratore. Ascolta l’intervista.

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harlok
harlok
8 anni fa

se fosse tutto vero ci vorrebbe i nomi e cognomi e le foto di queste brave persone…che dovrebbero tutelarci!!

Aberto
Aberto
8 anni fa

Harlok….sul articolo c’è scritto tutto..nonché foto….manca il codice fiscale….

sergio
sergio
8 anni fa

ci sono scritti i nomi che non li vedi? che ti cambia ora?

enrico
enrico
8 anni fa

c’è nome, cognome e fotografia, harlock… vuoi anche il codice fiscale? 🙂

prosciuttotoscano
prosciuttotoscano
8 anni fa

ah capitan harlok , ti basta leggere l’articolo !!!!

bob
bob
8 anni fa

@harlok
uhm… sì, giusto…
ma perchè non c’è altrettanta solerzia anche nel pubblicare le foto dei criminali pluripregiudicati e costantemente rilasciati ??

prosciuttotoscano
prosciuttotoscano
8 anni fa

Grandi poliziotti : X5 , Range Rover , Mini Clubman , Mini Countryman … casa nuova comprata all’asta zona via Labriola …
facciamocela un’idea del tesoretto !!!!

uomolota
uomolota
8 anni fa

ma io li conosco, venivano in palestra con me.

pisolo
pisolo
8 anni fa

Qui se le cose vengono provate, non siamo solo di fronte ad un caso di disonesta’ tanto piu’ grave in quanto commesso da individui che per vocazione professionale dovrebbero adoprarsi per far rispettare la legge, ma si sarebbe di fronte ( uso il condizionale perchè non c’è una sentenza definitiva sul fatto) ad una eclatante manifestazione di stupidita’: mi chiedo, se i portavalori che loro scortavano fossero stati oggetto di rapina e ci fosse stato un conflitto a fuoco e nell’evento fosse emerso che a scortare il portavalori c’erano degli agenti che risutavano in malattia come si sarebbero giustificati? Ma cosa si vuol sperare se nel cuore delle istituzioni alberga disonesta’ e corruzione? Eppoi ci si straccia le vesti se un poero sciagurato ruba 2 bocce di vino in un supermercato! Se questi agenti venissero condannati dovrebbero chiedere con decisione di non essere piu’ riammessi in polizia !

harlok
harlok
8 anni fa

quando ho scritto il commento ,non c’erano ancora le foto e i nomi degli indagati….

Bacchino
Bacchino
8 anni fa

Spero solo che dopo essere condannati non vengano assegnati ad altro incarico nello stato sennò si fa come al museo di Roma per gli assenteisti che marcavano il cartellino sono stati sospesi dal lavoro x un anno.X questa gente non ci deve essere rispetto FUORI SUBITO.

Bacchino
Bacchino
8 anni fa

Marcavano il cartellino e se ne andavano x i fatti propi.

uomolota
uomolota
8 anni fa

tranquilli tanto con le leggi che abbiamo in italia non gli faranno più di tanto.

FrancoPrimo
FrancoPrimo
8 anni fa

prosciuttotoscano: se li conosci così bene perché non hai parlato prima ?