26 Gennaio 2016

Pitti Filati si apre all’insegna dell’ottimismo: export in aumento. Il “caso” Hong Kong


Le preoccupazioni per le turbolenze dell’economia mondiale non mancano, nonostante ciò la 78^ edizione di Pitti Filati – in programma da domani a venerdì alla Fortezza da Basso di Firenze – parte in un clima di ottimismo per i produttori di filati pratesi. I dati forniti dal Centro Studi Confindustria Toscana Nord sull’andamento del settore nel distretto pratese danno ragione a quanti hanno continuato ad investire anche quando la crisi colpiva forte. Nel terzo trimestre del 2015, l’export di filati pratesi ha registrato un incremento dell’11%. Un dato importante arrivato dopo un inizio 2015 decisamente fiacco. Complessivamente il bilancio dei primi nove mesi dello scorso anno è positivo. Le esportazioni sono cresciute, seppur di poco, (+0,4%) rispetto al periodo gennaio-settembre del 2014. Ad oggi nel distretto pratese si contano 80 aziende che producono filati e che danno lavoro a 1200 persone, senza considerare gli effetti che questo settore produce per il resto della filiera. In totale sono 27 le aziende pratesi (14 delle quali fanne parte del Consorzio Promozione Filati) che prenderanno parte alla 78^ edizione Pitti Filati, incentrata sulle diverse generazioni nella moda e negli stili di oggi.
“Le dinamiche di mercato offrono anche in questo momento opportunità interessanti” commenta la presidente del Consorzio, Ilaria Taddeucci Sassolini. “Emblematico il caso della Cina, molto meno accessibile per i prodotti finiti, ma ancora dinamica per prodotti intermedi come i nostri. Il consolidamento dei marchi cinesi della maglieria ha ampliato il mercato potenziale per chi come noi è in grado di fornire semilavorati per le loro produzioni di alta gamma. Hong Kong, porta della Cina per l’import, presenta per il 2015 una delle performance migliori per i filati pratesi: +43,3%, davvero rilevante per un mercato che da solo rappresenta il 16,7% del nostro export. Anche la Cina in generale segna +0,6%. Non a caso CPF continua a tenere accesi i riflettori sulla Cina: una rete di imprese interna al consorzio realizzerà quest’anno, con il sostegno finanziario della Regione Toscana, una missione commerciale a Shenzhen.”
CPF organizzerà nel 2016 anche la presenza di aziende consorziate in iniziative commerciali in Giappone e Corea. Forte anche l’impegno per la sostenibilità, con il progetto avviato assieme a 4sustainability e portato avanti con gradi diversi di coinvolgimento da buona parte delle imprese; rimane alta l’attenzione sul versante della formazione e dei giovani designer a livello internazionale attraverso il progetto Feel the Yarn.
“Sia come consorzio che come singole imprese – conclude Taddeucci – siamo determinati a consolidare il nostro impegno in termini di investimenti, di innovazione, di internazionalizzazione. L’alto livello dei nostri prodotti e l’apprezzamento che, nonostante le difficoltà di contesto, continuiamo a ricevere ci confermano nei nostri propositi.”

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments