12 Gennaio 2016

Un unico centro commerciale naturale entro le mura e stop a nuovi minimarket nella zona di via Santa Margherita


In arrivo novità sul fronte del commercio con il nuovo regolamento messo a punto dall’assessorato allo Sviluppo economico che, dopo il passaggio in giunta di oggi, porterà le modifiche al voto del Consiglio comunale. Il regolamento punta ad avere un’unica cabina di regia per le iniziative dell’offerta commerciale in centro storico: i tre centri commerciali naturali esistenti (Borgo al Cornio, Crocevia e Santa Trinità) saranno ridotti ad un unico soggetto delimitato dalle mura cittadine. Discorso a parte per il resto della città dove ogni paese o quartiere potrà far nascere un proprio centro commerciale naturale sul modello di quello già esistente a San Paolo.

“La volontà – spiega l’assessore allo sviluppo economico Daniela Toccafondi – è stata quella di incentivare la collaborazione tra le diverse categorie economiche e i consorzi che sono nati nel corso degli ultimi anni, così da poter garantire ai cittadini pratesi che decidono di vivere il centro storico anche per lo shopping una proposta unitaria”.

Nell’area compresa tra le vie Tintori, Canto alle Tre Gore, Santa Margherita, Pier Cironi e via San Giorgio vengono introdotti criteri più stringenti per i nuove negozi. In particolare per il settore alimentare, non si potranno avere altri minimarket etnici: è infatti “consentito esclusivamente l’insediamento di attività di vendita di prodotti tipici locali la cui provenienza è riconducibile al territorio regionale”. Per quanto riguarda le attività di commercio non alimentare, nella stessa zona, si potranno insediare negozi delle seguenti tipologie: erboristerie, articoli sportivi e abbigliamento sportivo, librerie, vendite di carta e produzione con la carta, vendita di fiori, esposizioni e produzioni artistiche, oreficerie, antichità, vendita di arredi e complementi di arredo, biancheria per la casa, abbigliamento e accessori, show room e vendita di produzioni manifatturiere di pregio del territorio”.
Saranno comunque possibili deroghe da sottoporre al consiglio comunale, sempre con il fine di dare vita a progetti di riqualificazione urbana.

Nel regolamento viene introdotta anche la definizione di outlet. Sono previste sul territorio pratese due diverse tipologie: come locali annessi alle imprese industriali dove vengono vendute esclusivamente produzioni proprie, oppure come esercizi dove i titolari del marchio o imprese commerciali possono vendere al dettaglio merci non alimentari prodotte almeno un anno prima della messa in vendita, purché si tratti di fine serie, eccedenze di magazzino o prototipi con lievi difetti di produzione.

La proposta di regolamento sarà ora sottoposta all’attenzione dei consiglieri in commissione e portata al voto del consiglio comunale.

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Filippo Santini
Filippo Santini
8 anni fa

Quando c’era la giunta Cenni, apriti cielo quando si volevano vietare i kebabbari! Lo fate voi, invece, va bene!

pisolo
pisolo
8 anni fa

Come non mi riaprono il mimimarket multietnico in via Pier cironi? VERGOGNA!

Luce
Luce
8 anni fa

Finalmente!! Macché minimarket etnici…. Meglio molto meglio cose nostrane