8 Febbraio 2016

Polveri sottili, 15 sforamenti in appena 40 giorni: da domani scattano a Prato i provvedimenti anti-smog


Quindici sforamenti registrati in appena quaranta giorni. E nella piana Prato-Pistoia scattano i primi provvedimenti per il contenimento delle polveri sottili, le micidiali Pm10. Esaurito il bonus annuale fissato dalla legge regionale, entra quindi in vigore l’ordinanza anti-smog condivisa dai Comuni della cosiddetta “zona di riferimento”: Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Quarrata, Agliana, Montemurlo e Montale.

In città le misure restrittive “salva-aria” faranno il loro ingresso ufficiale a partire da martedì 9 febbraio e rimarranno valide, come per i Comuni vicini, fino al prossimo 31 marzo, quando il quadro climatico, fisiologicamente, dovrebbe ritornare alla normalità. Per adesso i cittadini dovranno prestare attenzione ai riscaldamenti e all’accensione di fuochi all’aperto, vietati per qualunque ragione.

“Nello specifico, gli impianti di riscaldamento potranno restare accesi per un massimo di 10 ore al giorno, salvo ospedali, case di cura o strutture simili. La temperatura massima consentita nelle abitazioni private e negli edifici pubblici – ad eccezione di scuole materne, asili nido, piscine, ancora ospedali e case di cura – non dovrà superare i 18 gradi. Sarà infine obbligatorio spegnere i motori dei veicoli in caso di sosta prolungata”, sottolinea l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, parlando dell’ordinanza pratese. 

Qualora il quadro dovesse peggiorare, subentreranno limitazioni aggiuntive al traffico, da inasprire di volta in volta in base alla gravità degli sforamenti registrati da Arpat.

Nei prossimi giorni sarà disponibile online, sui canali dell’Amministrazione, un vademecum informativo sulle buone pratiche da adottare per contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera. Piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza: dall’uso più frequente dei mezzi pubblici alla guida a velocità moderata, fino ad arrivare ad un utilizzo ‘intelligente’ del termostato per evitare inutili sprechi.

“L’ordinanza è necessaria per far capire alla popolazione che la situazione smog ci preoccupa, è reale e deve essere affrontata in maniera urgente – conclude ancora l’assessore Alessi -. In un’ottica di medio periodo servirebbe però un cambio di passo da parte di tutta la comunità. Rivedere le abitudini, limitando al massimo l’uso dell’auto e sfruttando altri mezzi per le brevi distanze, solo per fare qualche esempio. Altrimenti andremo avanti a colpi di ordinanze senza mai risolvere il cuore del problema”.

Giulia Ghizzani

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