Alla vigilia delle gare per l’affidamento di distribuzione del gas i sindacati chiedono garanzie per i lavoratori delle aziende. Questa mattina, durante la giornata di sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil, il sindaco Matteo Biffoni, il vicesindaco Simone Faggi e l’assessore Benedetta Squittieri hanno incontrato i rappresentanti sindacali.
Prato sarà tra le prime città toscane a bandire la gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas e i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto di essere coinvolti durante la stesura del bando perché venga garantita continuità di trattamento dei dipendenti nel caso in cui a vincere sia un’azienda diversa da quella in cui attualmente lavorano. I sindacati hanno spiegato che non si tratta soltanto di garantire da parte del vincitore l’assorbimento di tutto il personale che già opera sul territorio, come già ora avviene, ma anche di prevedere clausole di garanzia per una continuità delle condizioni contrattuali, in particolare sul fronte del versamento dei contributi previdenziali.
Il sindaco Matteo Biffoni ha dichiarato massima disponibilità al confronto in fase di stesura del bando: “Prato in quanto stazione appaltante redigerà un bando che di fatto coinvolge altri Comuni. Immediatamente mi confronterò con gli altri sindaci ma sono certo della loro volontà nel tenere in forte considerazione i diritti dei lavoratori. Dopo questo passaggio sarà importante una consultazione con i nostri tecnici per capire come possiamo mettere a punto un bando che garantisca parità di trattamento ai dipendenti, qualunque sia l’azienda vincitrice della gara. E’ importante tutelare i lavoratori, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento dei contributi previdenziali versati”.
Lo sciopero di oggi ha coinvolto i lavoratori di tutte le aziende del gas della Toscana (2i Rete Gas, Asa, Estra, Gergas, Gesam, Italgas, Toscana Energia), che impiegano complessivamente quasi 2mila persone, a Prato circa 400 dipendenti dell’area ex Consiag.
